La Repubblica (M. Juric) – Mentre in campo andava in scena la debacle della Roma di Ivan Juric, sugli spalti si stata giocando un’altra partita. Quella della contestazione, diventata sempre più feroce nei confronti della proprietà e dei calciatori. Tale da portare la Curva Sud ad abbandonare lo stadio prima della fine della partita. Un gesto fortissimo che manifesta tutta l’insoddisfazione del tifoso giallorosso. Da Roma-Venezia ad oggi, l’Olimpico è diventato il teatro del dissenso verso i Friedkin. Anche ieri prima della partita sono apparsi diversi striscioni contro la proprietà. Ma è sugli spalti che si è avuta la sensazione più netta del distaccamento tra la Roma e i suoi tifosi. Il clima è diventato rovente dopo il primo gol del Bologna. La Curva Sud ha abbassato le bandiere e tolto tutte le pezze dei gruppi. Poi nella ripresa ha avuto inizio il deflusso dallo stadio. Un gesto clamoroso che ha portato anche a diversi momenti di tensione tra tifosi. L’obiettivo era uscire e dirigersi verso l’ingresso della tribuna Monte Mario per farsi sentire contro calciatori e dirigenti. Un intento bloccato sul nascere dalle forze dell’ordine che hanno formato un cordone di sicurezza davanti ai tornelli. Si attende l’arrivo dei Friedkin a Roma e l’annuncio del nuovo allenatore.