Corriere dello Sport (P. Guadagno) – Venti di crisi dentro la Lega. Non solo i club di Serie A sono entrati in rotta di collisione con la Federazione, adesso si è creata anche una profonda spaccatura con Dal Pino. Il numero uno di Via Rosellini, infatti, non intende mettere la sua firma in calce a una lettera scritta dalle stesse società della massima categoria da inviare al presidente del Coni Malagò e al Sottosegretario allo Sport Vezzali, nella quali viene illustrata in maniera inequivocabile la loro posizione in merito al passaggio da maggioranza qualificata a quella semplice, prevista dai principi informatori.
La richiesta della Figc, infatti, viene definita “illegittima”, in quanto la Lega “è un’associazione di diritto privato e quindi è dotata del pieno diritto di autodeterminarsi in conformità alle norme del codice civile“. Di conseguenza, i club ritengono che “la Federazione possa dettare principi informatori che attengono all’oggetto della delega (all’organizzazione dei campionato) e alle regole tecniche della disciplina sportiva, ma non possa interferire nelle scelte che attengono alla vita dell’associazione, come ad esempio imponendo determinati quorum costitutivi e deliberativi, tanto più con riferimento alla ripartizione dei proventi economici dell’associazione e delle sue associate“.
I club di Serie A non intendono perdere il loro potere di veto. Anche a costo di scatenare un conflitto con via Allegri. Ecco perché Dal Pino ha scelto di non allinearsi: dopo aver creato un importante asse con Gravina per rispondere all’emergenza Covid, ora non può assecondare un ribaltone.