Operazione stadio! La Roma a testa bassa per la costruzione del suo primo impianto di proprietà, la Lazio prende tempo e inizia a trattare con il Coni per il rinnovodell’attuale accordosull’Olimpico. Alemanno non perde occasione per «pressare» i due club: vuole sul suo tavolo al più presto i progetti dei nuovi impianti. Ieri la Cushman&Wakefield LLP, società scelta dalla Roma quale advisor nel processo di individuazione di aree, ha pubblicato un “annuncio pubblico” per vedere se c’è qualche ulteriore terreno in grado di offrire una prospettiva alla costruzione del nuovo impianto. Uno scrupolo preteso dal club giallorosso che sta cercando di muoversi con la massima trasparenza. Ma il fatto che nel comunicato della Cushman si parla di un’area nel “Comune di Roma o comune limitrofo”, ha fatto allarmare qualche tifoso. Niente paura, si tratta ovviamente di un eventuale interesse per terreni subito fuori al Gra (vedi Fiumicino), ma è evidente l’intenzione della società di cercare un’area che sia più vicino possibile al centro della città. Tor di Valle resta in pole position.Il club continua quindi con la sua tabella di marcia: entro il 7 maggio raccogliere tutte le documentazioni per poter scegliere l’area. Poi entro giugno arrivare a una prima selezione, dopo la quale si inizierà a fare sul serio: obiettivo cominciare la costruzione nel corso del 2013.
Molto diversa la situazione sul fronte Lazio. Lotito non sembra aver fretta di presentare un progetto (lo Stadio delle Aquile è già nel cassetto da tempo) e aspetta che la legge sugli stadi diventi realtà. Il nodo è sempre lo stesso: l’area di realizzazione. Il presidente vorrebbe costruire il nuovo impianto sui terreni di sua proprietà sulla Tiberina (bretella Roma-Fiano),area che però al momento non è edificabile. Intanto, per poter iscrivere la Lazio alle competizioni europee e al campionato (il termine ultimo per presentare la certificazione Uefa scade il 30aprile, quello per la serie A il 30 giugno) ha mandato una lettera di proposta al Coni per l’utilizzo dell’Olimpico: cosa abbastanza insolita perché in genere le condizioni le detta il proprietario… ma tant’è. Comunque al Palazzo “H” non è ancora arrivato nulla. Da parte del Coni non c’è nessuna preclusione alla trattativa (nonostante tra Petrucci e Lotito, com’è noto, non corra buon sangue), ma prima di pronunciarsi vogliono “leggere” la proposta.
Il Tempo – Tiziano Carmellini