Nuovo stadio: per il via libera servono cinque votazioni

 

Dopo che il giudice, la scorsa settimana, per le indagini preliminari ha disposto l’archiviazione delle accuse a carico di Virginia Raggi per presunte agevolazioni illecite nell’iter per il via libera al nuovo Stadio della Roma, la maggioranza vorrebbe riprendere il disbrigo delle pratiche. Pochi giorni fa i pm della Corte dei Conti del Lazio hanno cominciato ad indagare sugli atti amministrativi che ruotano attorno al progetto del nuovo impianto. La Guardia di Finanza ha avuto la delega di acquisire dal Campidoglio i documenti della Conferenza dei Servizi, il progetto con le planimetrie e tutti i calcoli sulle cubature, ma soprattutto i finanzieri andranno a cercare il parere chiesto nel gennaio 2017 all’Avvocatura capitolina dalla Raggi, poi decretato dalla sindaca. Quell’atto dimostrerebbe la exit strategy pensata dai legali del Comune per svincolarsi dal progetto di Tor di Valle senza rimanere imbrogliati in un contenzioso giudiziario milionario. Prima di Pasqua, la Raggi vorrebbe portare in votazione gli atti che daranno il placet al nuovo impianto, le votazioni saranno cinque. La prima per la Variante Urbanistica, che porterà con sé altre tre votazioni per convenzioni minori, infine per la Convenzione Urbanistica. Lo scrive la Gazzetta Dello Sport.

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