La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – La Roma che comincia virtualmente la gestione del mercato del dopo Tiago Pinto, sembra essere un club che abbia perso la bussola.
Se nel 2021 qualcuno lo avesse ventilato, sarebbe stato difficilmente credibile. Ma questa sorta di stravaganza si è materializzata per la catalizzazione di due tensioni opposte, dovute entrambe all’esperienza romanista dell’allenatore portoghese. La prima nasce dall’enorme patrimonio d’amore che il tifo giallorosso gli sta riservando e che – come dice lui stesso – non ha mai conosciuto in carriera; la seconda da una serie di risultati non sempre al livello della carriera dello Special One. Adesso che Pinto è andato via, perciò, tocca a lui gestire il presente, anche se presto dovesse arrivare un nuovo responsabile di mercato, a cui dovrà essere dato il tempo di acclimatarsi. La Roma ieri spiegava come, con l’arrivo del baby Huijsen – grande prospetto ma una manciata di minuti in Serie A – il mercato in entrata può dirsi chiuso. A meno che non succeda qualcosa. Ovvero che arrivino offerte per Spinazzola.
La priorità, però, è la scelta di un nuovo responsabile di mercato. I tifosi sperano che non ci si affidi ancora agli algoritmi dei “cacciatori di teste” , perciò – liquidata dal club la pista Paratici, peraltro sospeso – rimbalzano i nomi di Modesto del Monza, si dice sponsorizzato dalla ceo, Massara, che ha lasciato buoni ricordi, Cherubini della Juventus, Ribalta (ex del Marsi-glia) e Vivell (ex Chelsea e Lipsia).