Notte Special, Mourinho il leader: “La mia Roma ha empatia”

Corriere dello Sport (R. Maida) – L’urlo dell’Olimpico è il premio. Che stadio, signore e signori. Finalmente. Dopo le sollecitazioni strategiche di José Mourinho, una tifoseria fantastica ha saputo spingere la Roma verso una grande vittoria. Che non è definitiva per la qualificazione ma la indirizza nel posto giusto.

Esulta anche il presidente Dan Friedkin, tornato in città per l’occasione, mentre i giocatori si abbracciano in mezzo al campo applaudendo il pubblico sbandierante. È stata la solita Roma del 2023, cinica e solida, che stavolta si è appoggiato ai personaggi meno attesi: El Shaarawy, titolare a sorpresa, e Kumbulla, rilanciato per forza. Mourinho non si sbilancia sul futuro, prima di un infuocato ritorno a San Sebastian, ma trasuda leggerezza.

Dopo aver battuto la Juventus ha liquidato anche la Real Sociedad sfruttando le occasioni migliori. “Il merito dei ragazzi è aver affrontato la partita con un grande sforzo organizzativo – ha spiegato – c’è empatia in questo gruppo: se uno ha bisogno, l’altro lo aiuta. Sapevamo che non avremmo potuto sempre controllare il pallone, ma qui subentra la mentalità: una squadra matura deve gestire ugualmente la situazione, difendendosi compatta. Noi lo abbiamo fatto. Certi risultati non vengono per caso”.

Ha intuito che, come contro il Salisburgo, la partita si poteva vincere sulle fasce: “Quando affronti un centrocampo a rombo fai più fatica a difenderti. Ma attaccare si può. Per questo ho scelto due esterni freschi, Karsdorp ed El Shaarawy, che avevano benzina per spingere. L’azione del primo gol l’avevo vista in allenamento il giorno prima, era stata preparata“.

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