La Repubblica (J. Marco) – “C’era un rigore netto. E non ce l’hanno dato”. Non ci gira troppo attorno mister De Rossi dopo il pareggio 0-0 contro il Lecce. Si sente defraudato e non fa nulla per nasconderlo. Un’accusa diretta all’arbitro Marcenaro, lo stesso direttore di gara che Mourinho definì “emotivamente instabile”. A Lecce decide di non assegnare un calcio di rigore alla Roma per un fallo su Zalewski. Travolto in area di rigore da Blin e Falcone. Netto secondo De Rossi. Non per l’arbitro e per il Var, che decide di non richiamare il fischietto di Genova davanti al video.
De Rossi è un fiume in piena. Per la Roma sarebbe stato fondamentale conquistare i tre punti. Ma a Lecce si sono rivisti i difetti di un passato che il mister giallorosso vorrebbe togliere: “Abbiamo sofferto tanto la fisicità del Lecce nel primo tempo, così come era accaduto contro la Fiorentina. Dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista, nel calcio bisogna essere ruvidi nei duelli. Se la squadra non riesce a diventare più sporca trovi squadre che ti assaltano”.
Quello che ha fatto il Lecce, mettendo spesso in difficoltà la Roma. Salvata ancora una volta da Svilar. Il migliore dei suoi. Ma anche condannata dagli errori di Zalewski nel primo tempo e Aouar, che si divora un gol a tu per tu con Falcone. Sabato c’è il derby, il primo per De Rossi da allenatore della Roma. Che per adesso mantiene quel distacco da allenatore navigato: “La settimana del derby è già iniziata. Sarà una partita bellissima, sentitissima e molto difficile”.
“Non ci hanno dato un rigore netto”. Furia De Rossi dopo il pareggio di Lecce
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