Davide Nicola, allenatore del Crotone, è stato intervistato durante il post partita di Crotone-Roma 0-2. Queste le sue parole:
NICOLA IN CONFERENZA STAMPA
Oggi davvero mi sono divertito, vedo che stiamo diventando un tutt’uno con la gente sugli spalti, con lo spirito e questa è una cosa importantissima, complimenti ai nostri tifosi. E’ una cosa incredibile da tutti i punti di vista, questo noi lo percepiamo e ci fa un enorme piacere.
C’è sempre un episodio che fa discutere…
Ci sono da dire due cose semplicissime: ad un certo punto quando è entrato Laurini, a parte Rosi, c’erano tutti giocatori al primo anno di Serie A, dopo un po’ di mesi sono trasformati nella consapevolezza, nella capacità di pensarsi capaci per questa categoria e si vede. Oltretutto credo che in soli due giorni, analizzando la partita contro la Juventus, dove abbiamo mantenuto il modo di giocare che abbiamo avuto dalla decima giornata in poi, una volta mancatoci Rohden e Palladino abbiamo dovuto trovare nuove soluzioni, che abbiamo provato sia con il Palermo che con la Juventus che oggi. La partita di Torino ci ha dato un’elasticità tattica importantissima. Abbiamo creato sia occasioni da gol e sono contento. Oggi la mia squadra se l’è giocata, ma è chiaro che ci sia una differenza strutturale e tecnica rispetto alla Juventus e alla Roma, ma ho visto un entusiasmo intatto, accresciuto e anche una capacità di tenere i ritmi di gioco di due squadre devastanti in una settimana.
Acosty ha avuto problemi fisici?
Allora noi abbiamo avuto un problema con Stoian con la febbre all’ultimo minuto prima della partita, perché rischiavamo di infettare gli altri. Lui ci teneva tantissimo a giocare questa partita e darci una mano. E’ stata la volta di Acosty, che ha avuto la possibilità di mostrare le sue qualità e le avete viste. E’ un giocatore estremamente veloce, capace nell’1 vs1 e di penetrare. Con Tonev e Acosty siamo riusciti ad adattare quella qualità che non abbiamo avuto contro la Juventus, proprio contro la Roma. Abbiamo fatto una grandissima partita anche in termini di gestione della palla, non sempre forzavamo la giocata, spesso uscivamo fuori dalla zona di pressione e cambiavamo gioco. L’abilità di questi giocatori è stata quella di riconoscere che giocando in un modo o in un altro manteniamo le nostre giocate e loro riescono a riconoscerlo. Questa è una vittoria delle idee che a me fa ben sperare per queste tre partite che arriveranno, che sono davvero molto importanti.
A differenza di mercoledì, questa partita è stata decisa dalla qualità dei singoli?
Sono due squadre fortissime, ma diverse fra loro. La Juventus è impressionante in entrambe le fasi, ha una capacità incredibile di toglierti qualsiasi tipo di spazio, di giocata in entrambe le fasi. La Roma ha un modo di stare in campo che si sposa anche meglio con il nostro e con la possibilità che abbiamo avuto di adattare sia il 3-4-2-1 che il 4-4-2 come abitualmente lo interpretiamo, che poi diventa un 2-2-2. Acosty e Tonev hanno dato un’interpretazione più basata sull’attacco alla profondità e questo ci permetteva di trovare più spazi tra difensori e centrocampisti. Io sono convinto che ad oggi noi possiamo solo migliorare l’interpretazione, perché si era deciso di non usare la difesa a tre, perché il primo gol dovevamo evitarlo, altrimenti è improponibile competere con certi squadroni. Nel secondo tempo abbiamo concesso un’occasione dove siamo stati imprecisi e sono questi errori che ci penalizzano. Davanti dobbiamo diventare più qualitativi nell’abilità nel poter far male agli altri. Oggi potevamo metterli in difficoltà. Abbiamo un po’ il piedino, dobbiamo trovare il giusto numero.
E’ presuntuoso dire che avete giocato alla pari con la Roma per uno spezzone di partita?
Non lo è. Lo dicono i numeri: 6 tiri noi e 8 loro, possesso palla noi 44%. Tutti i numeri sono a favore alla Roma, ma di poco. Noi non sempre riusciamo ad essere precisi. E’ il modo di stare in campo della Roma che ci ha dato la possibilità di fare un’evoluzione. Da quando sono mancati Palladino e Rohden abbiamo perso certi movimenti, ma ne abbiamo trovati altri.
Il Crotone manca di imprevedibilità?
Io non credo, secondo me abbiamo messo in difficoltà la Roma con i continui movimenti tra le linee. Credo che la Roma lo temesse. Dobbiamo migliorare l’ultimo tiro. Ci arrivi bene, ma quando ci arrivi devi poter mettere la palla dentro. Abbiamo questa imprevedibilità dettata dalla possibilità di cambiare modulo in campo, questa è un’evoluzione molto importante.
Nainggolan era troppo libero?
Loro giocavano con due giocatori dietro Dzeko. La nostra capacità era quella di poter permettere ad un esterno di coordinare le azioni. Questo ci ha permesso di interrompere prima certe dinamiche di azioni. Il problema è che quando sei in condizione di palla opposta è chiaro che hai una superiorità numerica eccessiva dietro e perdi qualcosa perché le ali si devono abbassare. Dobbiamo migliorare in questa fase di coraggio e quando l’abbiamo fatto siamo ripartiti con qualità e abbiamo creato problemi alla Roma.
NICOLA A SKY
C’è stata un’evoluzione del Crotone?
Io vedo che la mia squadra continua a fare ottime prestazioni. Juventus e Roma hanno qualcosa più di noi. Oggi l’abbiamo preparata in pochi giorni ed abbiamo lavorato bene. All’inizio della partita in conferenza stampa avevo scherzato dicendo di fare la partita con il baricentro più basso, ma questa squadra può migliorarsi, mettendo questa voglia e qualità contro le altre squadre.
Che avete costruito in questo anno? Per voi chiaramente è l’anno zero…
Se uno valuta la classifica può sembrare un progetto non idoneo, ma secondo me abbiamo fatto una precisa scelta, puntare su allenatori e giocatori emergenti che vogliono fare carriera. Un budget preciso e vuole crescere. Siamo un tutt’uno e ce la portiamo avanti fino alla fine, migliorando l’aspetto realizzativo.
Come giudica Roma e Juventus?
Hanno una qualità strutturale e tecnica incredibile, ma hanno modi diversi di stare in campo. Si vede la mano degli allenatori. Hanno un costante attacco della profondità. Entrambe mi hanno fatto impressione, la Juventus dal punto di vista difensivo ha una precisione maggiore. Abbiamo preso spunto da quella partita per migliorarci. Con la Roma abbiamo fatto meglio perché si sposava meglio col nostro modo di interpretare la partita.