Nicchi: “La situazione è drammatica. Toglierci il diritto di voto alle elezioni federali? Potrebbe essere l’inizio di una nuova calciopoli”

Il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi ha parlato in merito alla scelta della Figc di togliere il 2% di rappresentanza dell’Aia in consiglio federale. Queste le parole del numero degli arbitri a RadioUno: 

“La situazione è drammatica. Sciopero? Sto cercando di evitarlo ma si sappia che se un giorno qualcuno arriva al campo e non trova l’arbitro non rimanga sorpreso, le sezioni non ce la fanno più. La situazione interna è drammatica, non ci si rende conto dei pericoli e delle necessità del mondo arbitrale. Purtroppo le cose si vanno di giorno in giorno aggravando, mentre c’è una serie di cose da migliorare ci si preoccupa del 2% della nostra rappresentanza in consiglio federale e alle elezioni federali, la cosa è incredibile e dal punto di vista nostro imbarazzante. All’estero in Spagna, Germania e Inghilterra, gli arbitri partecipano alle elezioni del presidente federale. Nell’Aia c’è una parte tecnica che va in campo e una politica che sono i dirigenti che sono eletti. Vogliono indebolire il peso politico degli arbitri? Questo vuol dire minare la nostra partecipazione, l’indipendenza, la terzietà: potrebbe essere l’inizio di una nuova calciopoli. Il nesso con Calciopoli è che qualcuno vuole mettere le mani sugli arbitri. Significherebbe che ognuno poi direbbe la sua nel modo di designare, nella crescita e nell’organizzazione. Noi oggi siamo bravi perché siamo autonomi e terzi. Oggi gli arbitri sono una garanzia per tutti, c’è una trasparenza e un lavoro riconosciuto. L‘arbitro deve votare, è un principio democratico; dove sta scritto che non dobbiamo esercitare un diritto democratico”.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti