«Non riesco a capire come si sia potuto fare un errore del genere: è inconcepibile». Parole decise del presidente degli arbitri italiani, Marcello Nicchi, che ieri ha ammesso la gravità della svista del Var, Michael Fabbri, sull’episodio del fallo da rigore su Zaniolo in Roma-Inter di domenica sera. Non aver chiamato l’arbitro Rocchi alla On Field Review costerà uno stop al direttore di gara di Ravenna. «Le immagini visionate, non sono state quelle giuste», la motivazione che viene fatta trapelare da via Campania, segnale chiaro che qualcosa nell’organizzazione delle sale Var non funziona. Come riporta Il Messaggero, Nicchi parla chiaro: «Ho parlato con i diretti interessati, ed è difficile non ammettere l’errore. Qualcosa cambieremo». In questa stagione è Rizzoli a gestire le designazioni di arbitri e Var senza avere più il supporto di chi ha voluto fortemente la tecnologia in Serie A, Roberto Rosetti. Rizzoli, che ha ammesso che «l’errore di Roma è umano», deve fare i conti anche con un protocollo diventato più rigido, utilizza gli arbitri a sua disposizione (21) tra direzione centrale, Var, Avar e addirittura quarto uomo, con una rotazione che però non convince. Soprattutto perché non tutti gli arbitri hanno attitudini uguali.