Nela, l’uomo dei tifosi. Un figlio di Roma

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La Gazzetta dello Sport (G.Imparato) – Correndo correndo…Sebino Nela sta per ritornare nella Roma. Già, «Correndo correndo», proprio come il titolo del refrain che Antonello Venditti gli dedicò nel 1988, inserendolo in uno dei suoi L.p. più noti «In questo mondo di ladri». La solitudine dell’infortunato, dopo che Sebino ebbe un brutto infortunio, serio, nel 1987, e che lo tenne fuori un anno, spinsero il cantautore romano a raccontare la durezza dell’attesa per un campione che aspetta il rientro. «Ricordo i colloqui con Antonello, quando mi disse delle parole e della canzone che avrebbe riguardato me, terzino, e comunque tutti i giocatori che per la Roma si sono infortunati e hanno atteso il recupero, un po’ anche Rocca» ha di recente detto in uno studio televisivo a Napoli.

ANELLO TIFO-PALLOTTA – Ora è imminente il suo rientro nella Roma, in un ruolo delicato e in un momento non certo idilliaco per occupare, forse, quella casella vuota nella dirigenza giallorossa: «Supporter Liaison Officer», che abbreviato sta per SLO, una figura che la Fifa ha creato da poco e che dal via dell’ultima Champions League ha iniziato, pressante, a chiedere ai club che partecipano alla maggiore manifestazione per club del continente. Un dirigente, cioé, che si occupi dei rapporti tra il tifo e la società. Quindi, l’investitura che potrebbe avvenire a breve – ma visto come Nela attualmente è uno degli opinionisti più gettonati di Mediaset c’è da sistemare ad incastro vari impegni – prevede un dispendio di energie non da poco.

NELA PENSIERO – L’ex terzino degli anni d’oro della Roma – ha vissuto lo scudetto con Liedholm e la finale di coppa Campioni l’anno successivo, oltre ad avere vinto una coppa Italia. «Sì, ci siamo parlati di questa evenienza, ma prima, vediamoci il derby senza curve e poi approfondiremo tutti i temi». Come dire, aspettiamo Pallotta che arriverà a Roma per la partitissima e che sicuramente incontrerà anche lui, visto come proprio Pallotta – su segnalazione dell’avvocato Baldissoni – lo ha scelto per questo ruolo che assolutamente prevede un giocatore amato dalla tifoseria. Agli amici stretti Nela ha confidato come sarebbe stimolato dalla cosa e non certo impaurito dal momento. Avrebbe già un po’ di idee per resettare i malumori che, da una parte e dall’altra, hanno portato alla rottura.

COMBATTENTE NATO – Correndo correndo, quindi, col suo solito coraggio, quello che gli ha permesso di sconfiggere un tumore, ufficializzando il calvario nel luglio 2013, a Riscone di Brunico, proprio dove si allenava la Roma in precampionato e scese in campo – dopo i cicli di chemio – per una gara tra vecchie glorie. «L’ho preso di petto quel brutto male….» disse allora, orgoglioso e rasserenato. Impossibile pensare che possa non prendere di petto anche veleno e bile tra le parti, dopo le frasi toste del presidente Pallotta che apostrofò come idioti i curvaioli più esagitati, la segmentazione del settore attuata dal prefetto Gabrielli, e la Curva deserta e disertata per il derby. Correndo correndo, Nela è l’uomo scelto a compattare un ambiente che, per arrivare allo scudetto, sta capendo sempre di più come ci sia da remare tutti, insieme, nella stessa direzione.

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