La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Sul profilo WhatsApp c’è la sua famiglia. Subito un’indicazione di come per Tiago Pinto il senso di apparteneneza sia fondamentale. Lo è stato nella sua vita col Benfica e non è un caso che abbia lavorato a lungo lì, dove gli batteva forte il cuore. Pinto sbarcherà a Trigoria nel 2021, ma intanto sta già lavorando per la Roma. Per esempio studiando l’italiano che è un aspetto fondamentale. Ha vinto una 50ina di titoli alla guida della polisportiva e ben 5 nei tre anni in cui si è occupato del Benfica. E’ un lavoratore e un vincente. Pinto si occupa di tutto a 360 gradi. Nella Roma farà il general manager perchè non ha le qualifiche per fare il direttore sportivo. Forse è giusto così visto che si occuperà di tante cose. Ha una laurea in pedagogia e un master in economia, studi che gli hanno permesso di far bene anche da manager. Un club lo studia a 360 gradi, con un’area scouting che fa relazioni tecniche e sociologiche: prima di prendere un giocatore valuta quanto sia bravo, ma anche che testa abbia. Alla Roma dovrà occuparsi anche di trading. I Friedkin li ha conquistati con il progetto e gli scritti, è l’unico che davanti a Dan e Ryan ha portato fatti concreti.