Corriere dello Sport (G. Marota) – Nonostante il contratto rinnovato fino al 2023, nel corso dell’ultima stagione Nemanja Matic ha capito che il suo tempo all’Old Trafford – dopo cinque anni – era scaduto. A 33 anni il centrocampista serbo non era disposto a mettere in discussione il suo ruolo. Impensabile per un giocatore che – dopo le difficoltà incontrare nel corso della prima avventura al Chelsea, poco più che 20enne – non aveva esitato a mettersi in discussione, emigrando prima in Olanda (Vitesse) quindi in Portogallo (Benfica).
Scelte non scontate, anzi coraggiose, a dimostrazione della forte personalità di Matic, un leader nei fatti, come gli ha riconosciuto prima Mourinho, quindi conte, che riteneva il serbo una pedina imprescindibile del suo centrocampo.
L’arrivo di Erik ten Hag ha infine spazzato via anche gli ultimi dubbi: l’allenatore olandese ha confermato di voler puntare sui giovani. E Matic, di fare la chioccia, non ne aveva proprio intenzione.