Il Messaggero (G. Lengua) – Nel suo momento migliore Evan N’Dicka lascia la Roma per andare in Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio. Saluta José Mourinho in una parte cruciale della stagione, quella in cui si giocherà parte della scalata per il quarto posto e il prosieguo del cammino in Coppa Italia. Una situazione nota da almeno sei mesi (se non di più) e cioè da quando Tiago Pinto ha preso accordi con il giocatore prima che si svicolasse dall’Eintracht Francoforte. Nonostante gli sforzi, però, chiunque arriverà, avrà bisogno di un periodo di ambientamento per capire la fase difensiva, fiore all’occhiello delle squadre di Mourinho.
N’Dicka ci ha messo circa un paio di mesi, non è bastata tutta la preparazione estiva perché è partito titolare solo alla quarta di campionato (17 settembre), un mese dopo l’inizio della Serie A. E se Smalling non si fosse infortunato, forse il suo esordio sarebbe slittato ancora. Contro il Napoli ha fatto la miglior prestazione da quando è in giallorosso e ieri con la Juventus ha salvato di testa una palla diretta in porta calciata da Kostic. Non solo, N’Dicka è quel centrale che sa intervenire senza fare fallo ma con decisione, supporta l’esterno sinistro in fase di ripiegamento e non è male nemmeno in impostazione. La speranza è che torni dalla Coppa d’Africa in condizioni accettabili e che durante la sua assenza la Roma non scivoli fuori dalla zona Champions e non esca dalla Coppa Italia.