Corriere dello Sport – Sono giorni frenetici per la Roma. Non solo per il discorso delle uscite e realizzare i famosi 30 milioni di plusvalenze per i paletti Uefa, ma anche per anticipare la concorrenza sui nomi a parametro zero che interessano per rinforzare la squadra.
Quindi Tielemans, quindi N’Dicka. Gli ultimi giorni sono stati intensi, ricchi di continui contatti tra le parti per chiudere la trattativa il prima possibile e arrivare alla fumata bianca in modo da respingere gli inserimenti di altre squadre sul giocatore. Soprattutto il Milan che ha visto nel ventitreenne il giusto rinforzo per la squadra di Pioli che sta cercando di convincerlo a fargli vestire la maglia rossonera.
N’Dicka e il suo entourage però da diverso tempo hanno dato la parola alla Roma per chiudere la trattativa, dall’incontro pre finale che garantiva al giocatore lo stesso stipendio elevato a prescindere da quello che sarebbe stato l’esito della partita contro il Siviglia. Quindi qualificazione in Champions oppure in Europa League. Una super offerta per avere il sì del giocatore che guadagnerà 4 milioni netti per cinque stagioni, più un bonus alla firma del contratto.
Dopo Budapest i contatti si sono intensificati, e negli ultimi giorni la Roma ha deciso lavorare per la chiusura dell’affare. Il club inizialmente aveva fissato le visite mediche del difensore per il 15 giugno al Campus biomedico di Trigoria, ma ieri è arrivata la notizia della sua prima convocazione con la Costa d’Avorio impegnata il 17 giugno nella partita contro lo Zambia. Il ragazzo ha infatti scelto di rappresentare il Paese della madre e non quello del padre (il Camerun).
La Roma sta cercando di anticipare il suo sbarco per effettuare i test d’idoneità sportiva prima del raduno, ma è più probabile che dovrà posticiparle alla settimana del 19 giugno. In ogni caso è previsto a breve lo scambio dei primi documenti del contratto da visionare e poi firmare dopo gli esami.