Il ct Cesare Prandelli, in vista del raduno degli azzurri, ha parlato ai microfoni di Rai Sport, dell’ utilizzo dei social network da parte dei calciatori: ‘Martedi’ il primo punto all’ordine del giorno sara’ quello dei social-network. Per me non e’ un problema. Spero che i giocatori decidano una linea comune”. ”Mi piace – aggiunge in una intervista andata in onda a Dribbling – la squadra che si assume la responsabilita’ e che sia coinvolta nelle decisioni. Qualsiasi risposta a me va bene e sono convinto che saranno bravi a mantenere le promesse“.
Inevitabile parlare delle proteste in Brasile contro il Mondiale: “Sono preoccupato, il problema e’ che c’e’ troppa disparita’ tra chi sta bene e chi sta molto male. La macchina organizzativa blindera’ le squadre, ma noi come gia’ accaduto l’anno scorso seguiremo tutto in tv, siamo al corrente di cio’ che accade nel Paese e io dico che se un milione di persone e’ in strada per protestare qualche ragione c’e‘ “. Come si tiene a bada l’adrenalina? “C’e’ la tensione del pre-gara che ti fa seguire alcuni riti per cercare di abbassare l’ansia. C’e’ l’adrenalina della partenza,la grande euforia e devi essere bravo a controllarla perche’ l’esagerazione non va bene, c’e’ poi l’adrenalina della fantasia. Tante volte viaggi, voli e visualizzi quello che puo’ succedere. E’ una cosa molto bella che tutti dovremmo fare“.
Poi Prandelli entra nel privato parlando di come si vive a casa sua l’avvicinarsi del Mondiale: ”In casa – assicura il Ct – si cerca di parlare d’altro anche se e’ inevitabile che l’argomento sia il Mondiale, riusciamo comunque a ironizzare e stiamo vivendo il pre-mondiale in maniera equilibrata”. Gli amici danno qualche consiglio? “Si’, di far giocare tizio o caio, dipende dalla citta’ in cui vivono… mi auguro di poter unire l’Italia, consapevole del fatto che solo se i risultati saranno positivi le scelte verranno considerate giuste,nulla di nuovo, insomma“. Per la prima volta i familiari degli azzurri entreranno in ritiro: “Una novita’ – racconta Prandelli – che fara’ bene al gruppo. L’armonia e la presenza dei bambini serviranno per stemperare le tante tensioni che ci sono“.
Quindi ti affidi anche ai familiari per il Mondiali? “E’ normale, spesso sono loro a saper gestire i momenti di tensione. Quando abbiamo proposto questa novita’,l’apparato organizzativo e’ andato in tilt (ma come – dicevano – mangiano con noi agli stessi orari, ma come facciamo ecc.ecc.), poi hanno capito che quelli non erano problemi, ma momenti felici. Noi ovviamente avremo i nostri orari,i nostri ritmi,i familiari per noi ci saranno quando noi avremo bisogno di loro, insomma lavoreremo con grande concentrazione“.
Ci saranno insomma delle regole all’interno del ritiro? “Questi dettagli non sono importanti – chiude Prandelli – avremo i nostri spazi e i nostri orari, come ho detto,non dobbiamo condizionare nessuno e ne’ i familiari dovranno condizionare il nostro lavoro. Ci saranno dei momenti in cui potremo stare insieme“.