Il Tempo (Nati il 7 giugno) – Un grande artista riesce a prevedere quello che potrebbe succedere in un futuro prossimo o remoto. Mi è capitato di pensarlo in questi giorni, quando si è commemorato il Duca Bianco. Pare evidente che, nel preparare la colonna sonora dell’omonimo film, Bowie già sapesse quali sarebbero statigli amministratori della più bella città del mondo; a quelle che sarebbero state le loro indecisioni, pensava componendo Absolute beginners. Si farà o meno lo stadio della Roma? Forse lo decideranno sfogliando la margherita. Altra cosa scoperta in questi giorni è che la squadra di Spalletti sta inanellando risultati notevoli, dovendo ricorrere alle risorse provenienti dalla Primavera di De Rossi. Come? Non è così? Deve essere così. La Roma ha collezionato crociati e infortuni vari; squalifiche sparse. Come fa a mandare in campo una squadra competitiva, se la rosa è scarsa qualitativamente e quantitativamente? Una risposta molto semplice ci sarebbe. L’allenatore è bravo; è stato bravo quello che gli ha messo a disposizione la rosa; sono bravi quelli che sono riusciti ad arrivare al pareggio di bilancio.
Quelli che sbraitano perché vengano messi sotto contratto giocatori nuovi, spesso ignorano i limiti imposti dal FFP e dalla composizione dei giocatori impiegabili nelle rose. Urlano perché è bello sentirsi o leggersi. D’altro canto, molti sono tornati a insultare Dzeko per il rigore e il gol fallito a Udine; altri polemizzano anche sul colore della terza maglia. Si tifa prima per il proprio convincimento, dopo per la Roma. A Udine, comunque, si è vinto. I punti sono diventati 44 e saranno in molti a rammaricarsi. Mi auguro non ci sarà una prossima volta in cui rifarsi. Una curiosità, per chiudere. Nel prossimo fine settimana quelli della provincia minacceranno nuovamente i propri beniamini affinché perdano col potente di turno?
P.S. La scorsa settimana ho commesso un errore imperdonabile, commemorando l’anniversario del CUCS. Si è trattato di un refuso, ma me ne scuso ugualmente.