Spavaldo: Paulo Fonseca anche ieri è sembrato proprio così. Lo si legge dalle righe della sua prima intervista rilasciata al sito del club dopo aver raggiunto Londra per conoscere di persona James Pallotta. Il presidente ha dato il benvenuto ufficiale a Fonseca con un pranzo in zona Mayfair, dove ci sono anche gli uffici della Raptor: lì già da martedì vanno in scena riunioni su riunioni con il Ceo Fienga e il direttore commerciale Calvo. Al tavolo, con Pallotta e il tecnico portoghese c’erano anche loro due, ovviamente, insieme al consulente personale del presidente Franco Baldini, all’uomo di fiducia Alex Zecca ed a Nuno Romano, l’assistente di Fonseca. Alla fine Pallotta ne ha tratto un’impressione molto positiva, anche perché Fonseca parla un inglese fluente e questo ha favorito l’approccio. Si è parlato ovviamente della Roma del futuro, di come verrà costruite e di come poterla rinforzare. Ad iniziare dal brasiliano Ismaily, il terzino sinistro che Fonseca aveva allo Shakhtar e che anche ieri ha chiesto alla Roma di poter avere ancora con sé nell’avventura capitolina. L’operazione però non è facile, perché Ismaily costa tanto ed ha 29 anni, il che fa sì che il prezzo del cartellino sia difficilmente ammortizzabile. Dopo il pranzo, Fonseca ha salutato tutti e lasciato Londra per proseguire le sue vacanze. Nella Capitale dovrebbe sbarcare intorno al 20 giugno, qualche giorno prima della partenza ufficiale. “Sono contento ed emozionato per questa nuova sfida. Sin dal primo momento non ho mai avuto dubbi sull’opportunità di venire alla Roma, dove voglio costruire qualcosa che porti fiducia ed entusiasmo. La Roma è uno dei migliori club europei. Io sono un allenatore molto ambizioso, volevo allenare in uno dei migliori tornei d’Europa. E ho scelto la Roma per realizzare questo sogno. Il calcio italiano mi entusiasma, è tattico, ogni partita rappresenta una sfida importante. È tornato Conte, forse tornerà anche Sarri. Ma io adoro le sfide e voglio sorprendere i miei avversari”. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.