Pagine Romaniste (R. Gentili) – La Roma si inchina. I giallorossi escono sconfitti dal Maradona. Il Napoli passa 2-1 nel finale. Al vantaggio di Osimhen, arriva il pareggio di El Shaarawy. Neppure il tempo di organizzare il piano rimonta, che Simeone firma il 2-1. La squadra di Mourinho è sesta, ferma a 37 punti. Primo ko del 2023 per la Roma.
La prova è da elogio, ragione per cui la sconfitta lascia ancor di più l’amaro in bocca. Pesano gli errori individuali e/o di reparto nei gol.
LE PAGELLE
Rui Patricio 6,5 – Battuto per la posizione tenuta in movimento, Osimhen scaglia un poderoso tiro che sarebbe stato comunque difficilmente intercettatile. Attento ad inizio partita sul tiro di Kvaratskhelia, indirizzato verso il primo palo. Reattivo su Lozano in avvio ripresa: alza il tiro del messicano. Su Simeone può poco, attento nel recupero quando Raspadori cerca lo spiraglio sul primo.
Mancini 6 – Cade con frequenza nel tranello napoletano: attiva la terza, facendo fatica a rientrare dalla trequarti. Capisce l’inghippo e rimane nella comfort zone.
Smalling 5 – “Sta giocando molto molto bene”. Smentisce l’elogio di Mourinho. Osimhen lo induce a scelte imprecise, spazzate via dalla sicurezza del secondo tempo ma riscritte, ancora una volta alla fine, per la lettura anticipata del movimento di Simeone.
Ibanez 4,5 – Eredita il destino di Smalling. All’andata Osimhen aveva beffato il collega inglese, oggi è lui – con Spinazzola – a spianargli la strada. Legge male la traiettoria del cross e le successive situazioni. Ne crea un’altra rischiosa con un passaggio unto di imprecisione e sufficienza. Gli viene sporcato il tiro provato in area della ripresa.
Zalewski 5,5 – Migra, di nuovo, a destra, oggi per sopperire alla squalifica di Celik. Il periodo sembrava buono, incappa in un passo falso. Di passi sbagliati ne compie troppi sul gol: va indietro su Kvara, avanza su Rui aprendo però il canale per l’imbucata del portoghese. Pimpante nella ripresa, serve il cross-gioiello del pareggio.
Cristante 5,5 – Lascia le impronte sul gol. Ipnotizzato dal movimento di Zielinski, si perde quando Rui accorre in sostegno di Kvara. Con un lavoro certosino e silenzioso di copertura ed ordine prova a toglierne come meglio può. (Dall’89’ Volpato sv)
Matic 6,5 – Gli scivolano palloni facilmente governabili, quelli che tiene li leviga portando la Roma ad essere pericolosa. (Dall’83’ Tahirovic sv – Sfortunato, subito nel mezzo quando nasce l’azione del raddoppio).
Pellegrini 5 – Dedito alla causa, il fisico e la mente sembrano non assecondarlo nelle intenzioni. Rientra dopo il riposo di La Spezia, attende mezz’ora per avere la prima vera chance di mettersi in mostra: il tiro è murato, così come il suo apporto. Nutre le timide offensive della Roma nella ripresa.
Spinazzola 5 – Vedi Napoli e giochi titolare. Torna dal primo minuto dopo tre mesi, proprio contro i partenopei. Porta con sé diverse maschere. Tra l’inizio e la fine del primo tempo indossa quella del co-protagonista: quasi propizia un autogol di Kim con un lancio lento ed alto, è l’unico a scaldare le mani di Meret. Impassibile sul tiro di Osimhen: l’attaccante controlla palla, lui si gira. E si siede, in panchina. (Dal 46’ El Shaarawy 7 – Con lui la Roma si fa bella e si ritrova in porta: davanti a Meret può anche colpire, sceglie la via della generosità: gesto nobile, non utile. Rimesso nella medesima posizione dal gioiellino di Zalewski, questa volta va sul concreto. Ammonito per una scivolata in ritardo su Osimhen.
Dybala 5,5 – “Nessuno del Napoli è come lui”. La lode regalatagli da Mourinho non la conferma. Osservato speciale dei difensori napoletani, l’operazione studiata per sopire l’inventiva ha buon esito. Errori di distribuzione lo fanno emergere solamente nella ripresa.
Abraham 5 – Ostacoli su ostacoli: pochi palloni, poca precisione. Poi ci si mette pure un problema muscolare. (Dal 73’ Belotti sv).
Mourinho 5,5 – Non viene colta l’occasione. La Roma gioca – meglio il secondo – poi Simeone apre l’acqua per una doccia fredda.