Pagine Romaniste (R. Gentili) – In tema con la Pasqua, anche la Roma resuscita. La striscia di risultati positivi rischiava di essere fermata. Ci pensa El Shaarawy a firmare un pareggio ampiamente meritato per quanto fatto nel secondo tempo. Il Faraone mette dentro a botta sicura ad inizio recupero e permette alla Roma di arrivare alla sfida di sabato contro l’Inter con più fiducia. Il Napoli si è trovato in avanti per il rigore di Insigne all’11’, nato da un fallo di Ibanez su Lozano.
In difesa fa acqua Ibanez. Il brasiliano ha sulla coscienza il fallo su Lozano che ha portato al rigore, oltre ad una prestazione confusa. Smalling si perde e si ritrova ad intermittenza, rimane invece fisso Mancini, il migliore della retroguardia. Zaniolo impatta sui difensori partenopei, svegliandosi però quando ormai è troppo tardi. Il centrocampo poco fa: tocca a Mkhitaryan, subentrato, dargli un po’ di brio. Abraham è spento, fiacco nella sola occasione vera che ha ed in una gara troppo piatta, rinvigorita dal sublime assist. Karsdorp fa poco e – dalla mezz’ora del secondo tempo – bene. Dall’altra parte, c’è la scintilla Zalewski. Inizia debolmente, poi si crea spazio fino ad arrivare alla conclusione, uno dei tre pericoli giallorossi. Pellegrini a scatti, non riesce a fermarsi al punto ed al momento giusto.
LE PAGELLE
Rui Patricio 6 – Nonostante la grande spinta, il Napoli si presenta due volte nel primo tempo: una su rigore, poi con Lozano pochi minuti dopo. Indovina il lato, la poca spinta non gli permette di intercettare il tiro di Insigne; smanaccia il tiro del messicano. Non impensieriscono più di tanto i tiri che piovono nella ripresa.
Mancini 6,5 – Davide contro Golia. Insigne e Rui, di certo non i più prestanti fisicamente del Napoli, lo invitano alto. Accetta inconsciamente la sfida e lascia molto spazio alle spalle. Una volta che ha imparato la ricetta, non mangia più amaro. Blocca il possibile ed è il migliore della difesa.
Smalling 6,5 – Osimhen si diverte un po’ troppo nel primo quarto d’ora, riprende il comando della difesa spegnendo i vari fuochi che si creano. Permette comunque qualche sussulto di troppo.
Ibanez 4,5 – Lozano crea numerosi problemi. Usa diversi antidoti per fermarlo, tra cui quello nocivo del rigore. Cura il peccato con buone chiusure, quando però il danno è fatto.
Karsdorp 6 – La manovra non è fluida, la squadra – Oliveira soprattutto – si affidano dunque a lui. Non ha però il carburante necessario per attivare la locomotiva e sfrecciare. Quel pochissimo di buono che fa non viene raccolto: vero Abraham? Si rifà mettendo la palla che porta al pareggio.
Cristante 5,5 – Le verticalizzazioni catapultano la squadra in timidi attaccanti. Chiamato ad un doppio, anche triplo, lavoro difensivo, spende per forza di cose il giallo. Non era il peggiore del primo tempo, non per Mourinho che lo fa sedere, più per precauzione di trovarsi in inferiorità. (Dal 46’ Mkhitaryan 6,5 – Un tempo di riposo, poi dentro per (ri)prendere la partita. Lavora al meglio ogni pallone, da cui cerca di estrarre elementi positivi. Rimane a bocca asciutta).
Oliveira 5 – Gli va dato merito che voglia aiutare. Abbassandosi, però, crea ancora più caos in una squadra già smarrita dalla pressione e dall’intensità partenopea. È presente spesso nell’azioni, non riuscendo però ad incidere. Da due errori – appoggi per Karsdorp e Cristante – manda al Napoli l’indirizzo del connazionale Rui Patricio. Solo gli interventi duri subiti chiamano Mourinho a sostituirlo. (Dal 75’ Veretout 6 – Due sponde di prima, calci piazzati ben messi e qualche copertura. Ha fatto il suo).
Zalewski 6,5 – Si trova nel mezzo e non riesce a prendere le giuste misure. Ubriaca Zanoli, che per la gran parte della partita lo ha tenuto lontano dall’area, a fine primo tempo e calcia verso Meret un tiro facile da intercettare. Decanta un buon cross per Abraham pochi minuti prima di uscire. (Dal 74’ El Shaarawy 7 – Ancora uomo della provvidenza, fa risorgere la Roma col gol del pareggio ed una gara completa).
Zaniolo 5,5 – Riprende la maglia da titolare anche in campionato. La tripletta di giovedì lo carica, Koulibaly ne spegne l’entusiasmo, già sopitosi per le numerose volte in cui è andato a sbattere contro gli altri difensori. Più vivo nel finale di secondo tempo. Una botta alla caviglia lo fa uscire dal campo. (Dall’86’ Felix 6,5 – Come un torero, il velo sul traversone di Karsdorp permette alla palla di arrivare ad El Shaarawy.
Pellegrini 6 – Inizia la gara con ripiegamenti difensivi, torna a compiti che più gli si addicono e porta Osimhen a sfiorare l’autogol, evitato dalla traversa. Immette su corridoi personalizzati, palloni che rimangono incompiuti.
Abraham 6 – Parte con fare propositivo, si spende tanto cercando da sé la lana per tessere azioni pericolose. Quando Karsdorp al 60’ gli cuce un perfetto assist, si impiglia su sé stesso. Non lo fa quando di tacco, e di spalle, fa scorrere la palla che El Shaarawy insacca.