Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, è stato ospite in un videoforum nella redazione del quotidiano Il Mattino. L’ex tecnico del Real Madrid ha parlato del momento della propria squadra, con particolare attenzione alla gara contro la Roma di domenica. Queste le sue parole:
Riuscirete a vincere un trofeo?
I complimenti arrivano per i risultati che riusciamo ad ottenere. Che non significa solo gol fatti e subiti. Siamo stati apprezzati per la personalità e questo è già un risultato. Ovvio che i risultati contano più di tutti, ma sono equilibrato e penso che i complimenti fanno bene perché tengono l’ambiente sano. Ma non ci devono far perdere la realtà delle cose e le difficoltà delle partite.
Come ha fatto De Laurentiis a stregarla?
Siamo stati in contatto per tanto tempo. E’ una persona schietta e simpatica, leale. Il presidente è vulcanico, generoso. Diciamo che con me il calcio è l’argomento di cui tratta meno. E’ un piacere passare una serata con il presidente. Non mi aspettavo di venire a Napoli, ero certo continuassero con Sarri. Quando mi ha contattato ero sorpreso e convinto che potesse essere la scelta giusta. Il presidente mi ha chiesto la formazione più di una volta. Ma è normale informarsi.
Quando decide la formazione?
La mattina della partita è decisa.
Cosa pensa della Roma?
Roma è stata la prima esperienza fuori di casa. Roma negli anni ’80 era bellissima, non c’era il caos di oggi. Più familiare, vivibile. Oggi la Roma è un avversario temibile che ha avuto alti e bassi, ma ha tanto potenziale ed esperienza. Dobbiamo tenere sotto controllo Dzeko. Sarà una partita bella e appassionante ma noi stiamo vivendo un buon momento e vogliamo continuare. La Roma ha cambiato tanto a centrocampo, che è il reparto più determinante. Quando cambi così, ci sta un primo periodo di appannamento.
Napoli-Roma quindi che partita sarà?
Sarà una partita bella, sono due squadre che vogliono giocare ed imporre il proprio gioco. Sarà una bella partita, una partita di qualità.
Mercato?
Dire che non abbiamo investito è una falsità. Fabian Ruiz, Meret e Verdi non ce li hanno regalati. Poi l’ossatura dello scorso anno era molto valida. Possiamo crescere nella personalità, nel gestire i momenti difficili delle partite.