Radja Nainggolan ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Il Ninja ha parlato di diversi temi, tra cui anche la Roma. Di seguito le parole dell’ex centrocampista giallorosso, ora alla Spal.
Dopo una “notte brava” come fa ad andare in campo e rendere al massimo?
“La natura mi ha fatto un dono: ho un fisico che non ha mai risentito delle cavolate che ho fatto. Certo a 20 anni esci tutte le sere, adesso magari di serate ne faccio due-tre, se mi va. Ma non rinuncio a vivere. Posso anche bere un po’ la sera, l’importante e poi andare in campo a tremila. Si racconta che creavo problemi negli spogliatoi, ma da Piacenza, al Cagliari, alla Roma e all’Inter ho avuto buoni rapporti con tutti. Ci sono compagni che sento ancora oggi”.
Walter Sabatini l’ha definita scherzosamente un delinquente: dice che è stato capace di bere otto ‘shottini’ tutti insieme.
“L’ho chiamato e gli ho detto che otto sono pochi. Ne bevo anche venti. E che poi vado in campo lo stesso. Mi vuole bene, mi ha sempre consigliato di avere una vita più tranquilla. Pensa che avrei avuto una carriera migliore. Ma non sono d’accordo, in campo ho dato il massimo”.
“Ovunque ho fatto cavolate. A Roma arrivavo in ritardo, ci sono stati video in cui di sera ero poco lucido e poi quel famoso Capodanno a casa mia… Lo ricorderò per tutta la vita. Forse è stata quella la notte più folle”.
Che cosa successe?
“Beh, i miei video ubriaco, che fumavo e dicevo parole fuori posto fecero il giro del mondo. Fui attaccato da tutti, la Roma andò su tutte le furie. E avevano ragione”.
Sente Totti?
“Con Francesco ci vogliamo bene, siamo stati felici insieme”.
Si aspettava che il suo matrimonio con llary finisse?
“È successo a loro come a tanti altri. La vita non è programmabile”.
“Il mio cuore dice Roma”.
Spalletti?
“A Roma benissimo, all’Inter ho giocato poco ma comunque ho fatto 6 gol in 29 partite. Mi ha sempre detto le cose in faccia. L’ho sentito ultimamente, ci siamo presi in giro”.
Mourinho?
“Un istintivo, come me. Mi piace. Le sue reazioni hanno sempre un motivo”.
Disse: mai alla Juventus.
“Vero. Saranno pure stati i più forti, ma ho esperienze in campo contro di loro dove vincevano, e non solo per bravura. Erano agevolati. Con la Roma, nel 2014, perdemmo 3-2, con due rigori fuori area”.
“Ci sono venuto per Daniele De Rossi e dopo due giornate l’hanno mandato via. Se non ci fosse stato lui neanche ci avrei pensato. Ha avuto forti divergenze con la società, lo ha detto del resto. Ho riflettuto e alla fine sono rimasto, nonostante tutto. Devo aiutarli a salvarsi”.