Il Milan aspetta il sì di Silvio Berlusconi per chiudere l’operazione. Intanto cresce il clamore attorno al futuro di Radja Nainggolan. Ieri mattina, prima di mettersi in viaggio per Miami, Massimo Cellino a Roma ha incontrato Walter Sabatini, d.s. giallorosso che già in estate aveva puntato il centrocampista belga di origini indonesiane. Allora il manager della Roma s’era spinto ad offrire 8,5 milioni per la metà del cartellino, stavolta sembra disposto a toccare quota 8. Anche perché ha un’offerta dalla Premier League per Bradley. Ma quest’accelerazione non sembra smuovere il presidente del Cagliari, che evidentemente ha già speso più d’una parola con Adriano Galliani prima di Natale. L’intesa di massima con il club rossonero è intorno ai 7 milioni di euro più la metà di Cristante per mezzo cartellino di Nainggolan.
SURPLACE Prima del derby del 22 dicembre Galliani e Cellino erano pronti a mettere per iscritto le loro intese. Poi, però, la delusione per la sconfitta contro l’Inter ha indotto il manager rossonero a prender tempo in attesa dell’assenso del proprietario milanista. È comprensibile, infatti, come Berlusconi voglia riflettere prima di decidere un nuovo investimento in una stagione in cui la sorte in campionato appare già segnata. In ogni caso resta l’emergenza per gli ottavi di Champions League, considerando le contemporanee squalifiche di Muntari e Montolivo nella gara d’andata contro l’Atletico Madrid (Riccardo invece salterà entrambe le sfide perché ha preso due giornate). Mettiamoci pure che adesso Galliani è a Rio per provare a vendere Robinho (ieri l’agente-avvocato Marisa Ramos ha dichiarato: «Col Santos non c’è alcuna trattativa, è una balla») e cedere in prestito Gabriel. Si spiega così il rallentamento rossonero che, però, non va letto come un disimpegno. Tutt’altro. E comunque bisogna fare i conti con la volontà del calciatore che si trova davanti a una decisione importante. O rinunciare a priori a giocarsi le sue chance per il Mondiale e aspettare la Juventus in estate, piuttosto che legarsi subito alla Roma, oppure andare adesso al Milan: il che significa giocare in Champions League e magari convincere il c.t. belga Wilmots a portarlo in Brasile.
L’ALTERNATIVA Nei mesi scorsi s’è parlato molto anche dell’Inter. Nainggolan piace a Mazzarri, ma soprattutto Thohir tifa per avere un connazionale in squadra. Tuttavia il club nerazzurro non ha mai affondato davvero il colpo. In compenso è stata la Juve la società che più si è avvicinata al suo acquisto. L’intesa con Cellino c’era già (con il gradimento del giocatore) e se i bianconeri fossero stati promossi agli ottavi di Champions l’affare sarebbe andato in porto. Ora, però, quel progetto slitta fatalmente all’estate. Anche ieri Marotta l’ha ribadito al presidente del Cagliari. Ecco perché in questa strana partita a scacchi il Milan è comunque in una posizione di riguardo e, a dispetto delle determinate mosse della Roma, è proprio la Juve l’alternativa più temibile in prospettiva per i rossoneri.
Gazzetta dello Sport – C.Laudisa