Corriere.it (F.Bonsignore) – La Cina all’assalto di Nainggolan. Il Guangzhou Evergrande, allenato da Fabio Cannavaro, si è mosso per strappare il centrocampista belga alla Roma con una offerta da capogiro: un ingaggio da 13 milioni all’anno al giocatore e 50 milioni al club giallorosso. Una proposta enorme, che merita in ogni caso una riflessione, visto che la Roma è alle prese con i paletti del Fair Play finanziario Uefa che condizionano l’operatività sul mercato. La cessione del Ninja sarebbe dolorosissima dal punto di vista tecnico ma, dopo il Capodanno sopra le righe del belga con tanto di video che lo ritrae ubriaco e successiva mancata convocazione per la sfida con l’Atalanta, non sembra più impossibile. L’ostacolo è la «luxury tax» prevista dal governo cinese che impone in sostanza alle società calcistiche un raddoppio dei costi, in termini di tasse da corrispondere alla Federcalcio cinese, per ogni affare di ammontare superiore ai 6 milioni. Le parti sono comunque al lavoro: si pensa a un prestito con obbligo di riscatto, anche per respingere la concorrenza, altrettanto multi-milionaria, del Beijing Guoan.