Il Tempo (E.Menghi) – Due moduli, stessi interpreti (o quasi). Spalletti tiene aperte tutte le possibilità per la sfida della rivincita allo Stadium: nel 2009 salutò proprio dopo un Roma-Juventus (1-3), stavolta farà visita ai bianconeri con la speranza di invertire non solo il campo, ma magari anche il punteggio. Per provare a farlo, il tecnico toscano potrebbe affidarsi al 4-2-3-1 di sempre, oppure scommettere sulla difesa a tre. Almeno all’inizio dovrebbe andare sul sicuro, confermare la formazione di domenica scorsa e limitarsi a mettere Rudiger al posto di Castan. Il centrale tedesco ha rimediato una botta al ginocchio in allenamento, ieri ha lavorato in palestra, ma non preoccupa. Verrà allora ricomposta la coppia titolare con Manolas, sugli esterni Torosidis e Digne, pronti ad avanzare se dovesse scattare il «piano B»: De Rossi difensore e linea a tre, con l’inserimento di Vainqueur a centrocampo. Il numero 16 è stato provato anche ieri nella retroguardia e ha dato la sua disponibilità.
Si sta adattando al nuovo ruolo Nainggolan: «Mi piace perché sono più libero. Davanti ci stiamo esercitando sui movimenti per fare gol facilmente, ma lavoreremo di più una volta messa a posto la fase difensiva, che per Spalletti è da migliorare». A tre o a quattro che sia. Per Radja «la Juve è abituata a vincere, noi no. Fisicamente stiamo bene, ci manca qualcosa dal punto di vista mentale. Vogliamo fare il colpo, ma loro dovranno sbagliare qualcosa». E Dzeko dovrà sbagliare un po’ meno: «Aspettiamo i suoi gol». Gervinho e Maicon resteranno nella capitale, Keita torna in panchina.
Dal fronte bianconero: Barzagli potrebbe rientrare dal 1’ e giocare con Bonucci e Chiellini, a centrocampo Lichtsteiner, Khedira, Marchisio, Pogba e uno tra Evra (favorito) e Alex Sandro, davanti il tandem Dybala–Mandzukic.