Nainggolan: «Avevo dei debiti di gioco. Ho chiesto un prestito di 100mila euro a un boss della droga»

Il centrocampista belga ex Roma Raja Nainggolan ha riportato delle dichiarazioni alla in un intervista durante il programma televisivo Bar Goens, dove ha dichiarato di aver chiesto 100mila euro a Nasr-Eddine Sekkaki, figura di un certo nome nell’ambiente criminale belga, a causa i gravi difficoltà economiche. “Non erano loro ad aver bisogno di soldi, ero io. La gente crede a quello che legge sul giornale, ovvero che io sia il perno in un caso di droga. Ma non mi è stata fatta una sola domanda sulla droga durante il mio interrogatorio”, ha spiegato il centrocampista, smentendo le prime indiscrezioni secondo cui avrebbe prestato denaro al fratello del boss Ashraf Sekkaki.

La realtà, a quanto riporta l’ex Roma, sarebbe differente. Le ragioni del prestito sarebbero effetto di ingenti debiti di gioco e conti bloccati a causa del divorzio. Senza accesso ai propri estratti conto l’ex nazionale belga si sarebbe affidato a persone poco raccomandabili per ottenere le somme necessarie. Sekkaki gli avrebbe delegato il denaro in contanti, prelevandolo dal conto della madre. Successivamente, il giocatore lo avrebbe poi restituito tramite bonifici bancari, spesso dichiarati come “investimenti in edilizia”, per importi che oscillavano tra i 5.000 e i 30.000 euro.

La sua dipendenza dal gioco d’azzardo non è un caso. Già nel 2018 fu vittima di una truffa da 150.000 euro in un casinò di Monte Carlo, messa in atto da un’organizzazione specializzata nella clonazione di assegni. Un vortice di perdite e scelte poco sicure che oggi lo mette di nuovo al centro di nuovi problemi con la legge. Nel frattempo, il “Ninja” prova a ricostruire la sua carriera calcistica. Al Lokeren-Temse ha disputato ben 13 partite, segnando 3 gol e fornendo 2 assist, portando la squadra alla qualificazione ai playoff per la promozione in prima divisione.

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