Nainggolan: «Io al Chelsea? Non c’è accordo»

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Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Il futuro sembrava chiaro e definito dopo le ultime frasi pronunciate in Italia: «Voglio restare alla Roma e la società questo lo sa». Per questa ragione di Radja Nainggolan non si è parlato più per qualche settimana. In Belgio però Nainggolan ha riaperto la porta a un possibile trasferimento al Chelsea, che si potrebbe verificare (quasi) suo malgrado. In un’intervista alla rivista fiamminga Nina, che si occupa di moda, ha fotografato con lucidità e trasparenza la situazione: «Io sto molto bene alla Roma, sarebbe difficile lasciare l’Italia dopo 11 anni». Però… «Il Chelsea vuole rinforzarsi, Conte è un allenatore che mi ha sempre voluto. So che c’è stato un contatto fra i due club, ma fin quando non ci sarà un accordo, ne resto fuori». E ancora: «Finché non c’è un accordo, non ci sarà un trasferimento».

ANALISI – Il senso è chiaro. Nainggolan non è uno di quei calciatori che vanno prima ad accordarsi con la nuova squadra e poi aspettano che i due club trovino l’intesa per il trasferimento. Semmai si comporterà di conseguenza, senza puntare i piedi, nel momento in cui la Roma decidesse di venderlo.

OPZIONI – E’ la prima volta che Nainggolan parla esplicitamente delle offerte del Chelsea. E in qualche modo ammette anche che nel suo passato sia stata molto concreta la possibilità di finire alla JuveOra non ci andrei mai», ha specificato) quando in panchina c’era Conte. Ma il suo addio alla Roma, al momento, resta un’ipotesi improbabile perché le proposte che la Roma ha ricevuto non si avvicinano nemmeno un po’ alle richieste: 40 milioni, senza trattative. Soltanto davanti a un bonifico così ricco, Sabatini accetterà di vendere Nainggolan. E il giocatore, di pari passo, si organizzerà per volare a Londra, magari sullo stesso aereo che porterà la maglia blu a Toni Rüdiger: qualora si concretizzassero entrambi gli affari, la Roma incasserebbe circa 65 milioni.

FRATELLO – L’arrivo del presidente Pallotta, atteso in giornata a Ciampino, servirà a ribadire la posizione del club: Nainggolan resterà, perché non c’è alcuna convenienza nel venderlo a un prezzo giudicato non congruo. Tanto più prima dell’Europeo che lo vedrà protagonista – infortuni permettendo – proprio contro l’Italia di Conte. Il giocatore importante che rischia di salutare la compagnia è Miralem Pjanic, che varrebbe una plusvalenza eccellente: ammortizzato fino a 4 milioni, può essere rivenduto per 38 (in un’unica soluzione, senza rate: sono tantissimi soldi) se una società si decide a pagare la clausola rescissoria, naturalmente con il consenso del giocatore. Pjanic, rispetto al grande amico Nainggolan, non è determinato a continuare nella Roma. Ma nemmeno punterebbe i piedi se Sabatini gli comunicasse che non vuole venderlo. A quel punto però dovrebbe rinnovargli il contratto (attuale scadenza 2018) a cifre più alte: da 4 milioni, Pjanic potrebbe salire fino a 5 compresi i bonus facili. Ed è una soluzione che la Roma in questo momento non considera.

RINNOVI – Saranno invece rivisti i contratti di Nainggolan e Manolas. Proprio Manolas ha avuto una promessa da Sabatinirinnovo a 2,5 milioni netti all’inizio della prossima stagione – mentre per Nainggolan si è messo al lavoro il procuratore: se la Roma rifiuta tante offerte, significa che lo considera un grandissimo calciatore. Ci può quindi stare un aumento di stipendio anche se il contratto di Nainggolan è stato già adeguato l’anno scorso, quando è stata risolta la comproprietà con il Cagliari. Anche per questo Pjanic è convinto di aver capito la verità: la Roma non discute il contratto con i suoi manager perché è orientata a cederlo.

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