Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Se dieci è il numero perfetto in un cammino di campionato la decita giornata è solo una tappa intermedia. ma certi andamenti complessivi possono cominciare a delinearsi. La difesa della Roma, ad esempio, con Josè Mourinho in Serie A ha trovato una solidità degna della Champions League, visto che è la terza in campionato. Lo stesso non può dirsi dell’attacco ma in generale possiamo dire che il bicchiere dei giallorossi sia mezzo pieno. Quanto basta per sfidare l’attacco della capolista del Milan con serenità.
Mai come in questa stagione lo zoccolo duro dei titolari sembra ben definito. Perso Chris Smalling per infortunio, lo Special One ha scelto con chiarezza i quattro chiamati a giostrare davanti a Rui Patricio, che si sta dimostrando uno dei migliori portieri della Serie A, visto che è al sesto posto come numero di parate. In ogni caso, i quattro moschettieri che difendono la porta della Roma sono Karsdorp, Mancini, Ibanez e Viña. Le alternative, al momento, sono evanescenti. Occho, però, perché proprio nell’ultima trasferta di Cagliari, Mourinho ha dimostrato di saper alternare la difesa a quattro con quella a tre.
Tutto sommato, un cammino analogo a quello fatto da Paulo Fonseca, arrivato per dispensare il 4-2-3-1, poi si era convertito alla difesa a tre, trovando anche dei benefici offensivi. La squadra di Mourinho però ha subito finora un gol in meno rispetto a quelle del suo connazionale, cioè 10 contro 11 e 12, quest’ultimo dato depurato dalle tre reti subite a tavolino.
Ma per la retrogurdia buone notizie non finiscono con quel terzo posto nella nostra Serie A che prima citavamo. C’è di meglio, visto che ieri Leonardo Spinazzola è stato visitato a Roma dal professor Lempainen, il chirurgo che lo ha operato al tendine d’Achille della gamba sinistra la scorsa estate nella clinica di Torku, in Finlandia. Il recupero del terzino sinistro sta procedendo nel migliore dei modi e adesso è il via libera per l’ultima fase. L’obiettivo del giocatore sarebbe quello di tornare tra i convocati a fine novembre e i primi di dicembre, cosa che gli consentirebbe di rientrare in campo prima della fine dell’anno.