La Gazzetta dello Sport (F.Ceniti) – Nel giorno del raduno di Sportilia con arbitri e assistenti di A al lavoro in vista della nuova stagione, prende corpo in maniera definitiva il progetto legato alla Var (l’aiuto tecnologico per i fischietti che in Italia partirà sotto forma di sperimentazione non attiva dal primo ottobre): sarà Roberto Rosetti il responsabile del protocollo stilato da Ifab e Fifa, ma che ogni Federazione gestirà in autonomia. Un nome di assoluta garanzia quello dell’ex direttore di gara torinese, sul quale c’è stata unanimità di consensi: Lega, Federcalcio e ovviamente la parte arbitrale (rappresentata dal presidente Marcello Nicchi) hanno individuato in Rosetti la persona giusta per il delicato compito.
IL FUTURO – La firma del contratto ci sarà nelle prossime ore, ma la macchina operativa è già partita anche perché il tempo a disposizione non è molto. Rosetti conosce bene l’iter che ha portato al protocollo della Var: ha partecipato alle riunioni in Olanda e negli Stati Uniti dove Ifab e Fifa hanno incontrato i rappresentanti delle federazioni per spiegare le linee guida da rispettare e raccogliere le adesioni ai test. La Federcalcio di Carlo Tavecchio ha sposato il progetto che dovrebbe portare entro due anni a una vera e propria rivoluzione nel calcio, con la possibilità per l’arbitro di avere un supporto tecnologico in tempo reale in modo da evitare errori decisivi. Proprio la Var sarebbe servita a Rosetti al Mondiale 2010, quando vide sfumare la possibile direzione della finale per una svista evidente dell’assistente Ayroldi che si «perse» negli ottavi un clamoroso fuorigioco di Tevez sul primo gol in Argentina-Messico 3-1. I passi verso il futuro, però, andranno fatti nel modo giusto: sarà decisiva proprio la sperimentazione. Ecco perché la scelta di Rosetti ha messo tutti d’accordo: la sua grande esperienza potrà essere utile per individuare eventuali criticità del sistema. Il torinese ritorna a lavorare in Italia dopo le dimissioni del 2015 dall’incarico di designatore della Lega Pro. In questi mesi ha collaborato con Fifa e Uefa. E proprio a Euro 2016 si è messo in mostra Sergei Karasev, fischietto russo formato da Rosetti nella sua esperienza di capo degli arbitri a Mosca.
SUBITO IN CAMPO – La sperimentazione della Var avrà un impatto diretto sugli arbitri impegnati da ieri a Sportilia: ogni settimana tre di loro dovranno coprire le gare scelte per i test. Ecco perché ci sarà un incontro tra Rosetti, il designatore Messina e i direttori di gara. E poi tutti insieme procederanno in questo cammino che dal 2018 (ma forse anche prima) dovrebbe portare la tecnologia a impattare in modo diretto sulle partite, mentre nelle prime due stagioni resterà virtuale (un report segnalerà le azioni nelle quali si sarebbe potuto utilizzare la Var). A Sportilia, nel frattempo, ieri c’è stato il cambio della guardia: a casa i fischietti della Lega Pro e dentro i vari Rizzoli, Orsato, Rocchi, Tagliavento e tutti gli altri, compresi i neo promossi Pairetto e Maresca. Nel pomeriggio tutti al lavoro perché la Var potrà cambiare il modo di arbitrare, ma nel frattempo il 20 agosto (data di inizio della A) è vicino e per chi scenderà in campo non ci saranno paracaduti tecnologici.