E’ ora che i capoccioni dell’Uefa capiscano che nel calcio serve la tecnologia. Tutti gli altri sport ce l’hanno. Adesso anche gli allenatori si sono convinti della moviola, pur se le polemiche arbitrali ci sono sempre state”: l’ha dettoPietro Paolo Virdis, indimenticabile bomber di Juventus, Milan e Cagliari, al microfono di Massimo Boccucci a “Pezzi da 90” sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Fanno più notizia gli attacchi agli arbitri che l’andamento del campionato?
“Ci saranno sempre le polemiche, specie finché non si prende atto che la tecnologia serve e può prevenire certe situazioni”.
Lo scudetto è ormai un discorso chiuso?
“Il campionato non è finito semplicemente perché in fondo non è mai iniziato: la Juve è troppo forte per tutti. Ci ha provato la Roma, all’inizio anche il Napoli, però non c’è storia”.
Ha ragione Capello nel sostenere che la Serie A italiana è di basso livello?
“Lo testimoniano le difficoltà delle nostre squadre in Europa. Da noi non vengono più i giocatori importanti, è un fatto dettato specialmente dalla crisi economica”.
Come rilanciare il calcio italiano?
“Puntando sui settori giovanili con investimenti più costanti. Prendete il Milan: lo sta facendo ora come mai in passato”.
Il Milan è in crescendo: può farcela contro l’Atletico Madrid?
“Sta migliorando, è vero. Sarà durissima e dovrà intanto non prendere gol cercando di stare attento in difesa”.
La Fiorentina è arrabbiata e perde qualche colpo…
“Ma rinunciare a Borja Valero è complicato visti gli equilibri che assicura. Sta facendo bene e compete”.
Scelga un attaccante da Oscar…
“Dico Manolo Gabbiadini della Sampdoria. E’ cresciuto tanto e si vede che ha i mezzi”.
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