Corriere dello Sport (J. Aliprandi e G. D’Ubaldo) – Venerdì la Corte Sportiva d’Appello farà luce su quello che è successo martedì 28 febbraio a Cremona tra Mourinho e l’arbitro Serra. La squalifica potrebbe essere cancellata del tutto o quantomeno ridotta ad una sola giornata. In entrambi i casi la conseguenza è che Mourinho sarebbe regolarmente in panchina per il derby, saltando al massimo il solo Sassuolo.
Il quarto uomo Serra è stato ascoltato sia dalla Corte Sportiva d’Appello, che deve decidere esclusivamente sulla squalifica di Mourinho, che dalla Procura Federale, che invece dovrà valutare la sua condotta per i fatti dello Zini. Un deferimento e una successiva squalifica potrebbero segnare la fine della sua carriera all’interno dell’Aia.
Toccherà a CSA e Procura valutare la solidità della linea difensiva di Serra, ma nel frattempo non convince la sua versione “pubblica” affidata ai microfoni de Le Iene nel servizio andato in onda ieri sera su Italia 1. Perché il labiale tradotto da uno specialista conferma le parole rivolte da Serra a Mourinho prima dell’espulsione: “Ti prendono tutti per il culo… Vai casa, vai a casa”. Versione che il diretto interessato ha smentito ai microfoni della trasmissione televisiva: “Non ho detto nulla che potesse offendere Mourinho. Non ho detto quelle parole lì, ho detto: ‘Ti stai mettendo lo stadio contro. Vai nell’area, vai nell’area’. Non altro“.
Il servizio televisivo conferma quindi quanto anticipato nei giorni scorsi. Mourinho potrebbe vedere ridotta la squalifica a una sola giornata, da scontare domenica contro il Sassuolo, per tornare in panchina contro la Lazio. Ma la squalifica potrebbe essere clamorosamente cancellata del tutto. Perché ci troviamo di fronte a un caso che farà giurisprudenza. Per la prima volta dopo Calciopoli la Procura potrebbe deferire un arbitro.
La documentazione di cui è in possesso la Corte sportiva potrebbe avere conseguenze devastanti. Già sabato scorso l’avvocato Antonio Conte, esperto di diritto sportivo al quale si è affidata la Roma, nel reclamo presentato d’urgenza insieme agli avvocati del club Vitali e Muscarà aveva ottenuto una prima vittoria con la sospensiva.