Lukaku addio. Dall’Inghilterra arriva la notizia: la Roc Nation – la celebre agenzia di sport – si separa dall’attaccante belga, ma Big Rom non pare farne un dramma, segnando il gol che regala alla Roma il successo contro lo Sheriff. Un graffio che rappresenta il suo 12° consecutivo in Europa League, in una striscia di reti di fila che sale a 16.
Quanto basta per santificarlo come indispensabile, soprattutto se ha Dybala come partner d’attacco. Per questo alla fine, se Bordin si rammarica («siamo stati sfortunati”), Mourinho analizza così la gara: «Il primo tempo è finito con un risultato bugiardo. Faccio fatica a capire l’atteggiamento della squadra, poi però abbiamo meritato la vittoria, anche se sono triste per Sanches. Bayern, Psg e noi non riusciamo a capire il perché dei suoi continui infortuni».
Ma Mou sa bene come la Roma sia ai piedi di Lukaku e Dybala. «Con il fisico che possiede a Romelu fa bene giocare, può migliorare solo così. Paulo per noi è come Bernardo Silva per il City o Mbappé per il Psg. È un giocatore speciale, ma non posso utilizzarlo sempre, va gestito. Col Torino lo farò partire dall’inizio, però magari lo dovrò togliere prima della fine perché si giocherà in mezzo alla settimana col Genoa». Vero, ma averlo è proprio una Joya.