Il Messaggero (S.Carina) – La difesa a tre gli piace poco. Mourinho lo ha detto apertamente a più riprese: “Non è la mia idea di calcio preferita, ma è la conseguenza delle caratteristiche dei giocatori che ho e il mio compito, da allenatore, è metterli il più possibile a loro agio“. Un compromesso tattico che in estate verrà meno.
Perché nella rivoluzione che Mourinho ha in mente, c’è in primis di tornare a difendere a quattro. E se per farlo, dietro serve un difensore che sappia far partire l’azione (preferibilmente mancino, l’identikit è quello di Senesi del Feyenoord ma occhio allo svincolato Ginter), oltre all’agognato regista serviranno nuovamente le ali. Ma ali diverse da quelle attuali. Calciatori che da un lato sappiano esaltare le caratteristiche di Abraham e dall’altro affiancare l’inglese a livello di marcature.
Identikit che portano a Kostic (Eintracht), Guedes (Valencia) e Mavididi (Montpellier). Un mancino e due destri con caratteristiche diverse che amano comunque partire da sinistra, non disdegnando comunque la fascia opposta. Il serbo è quello dei tre che segna meno. Non pochissimo (47 reti in 8 stagioni in Bundesliga, comprese le coppe) ma porterebbe comunque in dote la bellezza di 63 assist dell’esperienza tedesca tra Stoccarda, Amburgo e Eintracht. La concorrenza è fortissima: il 29enne fa gola soprattutto in Italia.
Oltre alla Roma, piace molto all’Inter e alla Lazio. Paradossalmente, però, è il più semplice da prendere. È in scadenza a giugno, è assistito da un agente che ha ottimi rapporti con la Roma (Lucci) e con il Decreto Crescita si potrebbe andare incontro anche agevolmente alle richieste del serbo (3 milioni).
Profilo diverso, invece, è quello di Mavididi. Si tratta di un classe 98, cresciuto nell’Academy dell’Arsenal, con passato anche nell’U23 della Juventus. Dopo una stagione anonima al Dijon (5 gol) è esploso nel Montpellier. Nove reti nel primo anno, già 8 in questa stagione in Ligue 1. Gli scout giallorossi lo hanno visionato diverse volte ed è uno di quei profili per il quale all’improvviso potrebbe esserci un’accelerazione.
Discorso a parte merita Guedes. Insieme al centrocampista Renato Sanches, è uno dei pallini di Pinto. Calciatore che con il Valencia ha segnato 13 reti in stagione (11 in Liga). Voleva andare via già in estate ma le offerte arrivate non sfioravano nemmeno i 30 milioni richiesti. Ora il discorso è diverso. Ad un anno dalla fine del contratto (2023), non volendo rinnovare, sarà ceduto. A gennaio è stato avvistato in città, ufficialmente in vacanza. La Roma può contare sul canale preferenziale legato a Mendes e sull’attrattiva che può avere per un portoghese, essere allenato da un totem come Mourinho.