Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Chi dice che José Mourinho non faccia risparmiare? La famiglia Friedkin – che ieri ha assistito all’allenamento dal proprio ufficio – farà bene a prendere nota, perché i soli ottomila euro di ammenda che la Roma ha speso per via dei beceri cori rivolti a Dejan Stankovic (“sei uno zingaro”) sono dovuti soltanto all’allenatore portoghese. Il suo gesto – braccio destro alzato a zittire la Curva Sud – è diventato subito virale, trovando subito il plauso sia del Ministro dello Sport, Abodi, sia del presidente del Coni, Malagò. Così non ha sorpreso il fatto che il giudice sportivo ieri abbia scelto la linea morbida, motivandola in questo modo: “La totalità dei sostenitori della Roma assiepati nella Curva Sud, all’8’ del secondo tempo hanno intonato un coro insultante nei confronti dell’allenatore della squadra avversaria (Stankovic, ndr), ma la sanzione è stata attenuta perché il coro, dopo l’intervento fattivo del proprio allenatore, non si è ripetuto”.
Insomma, uno Special One in versione capopopolo. Un po’ come era successo durante il derby del 20 marzo dello scorso anno quando, sul 3-0 per i giallorossi, zittì ancora una volta la Curva Sud portando il dito al naso e facendo il gesto del “no”. Il motivo in quel caso, però, era assai più tranquillo, visto che i tifosi facevano “solo” i classici “olé” da irrisione dell’avversario, ma che per Mourinhopotevano portare a un calo di tensione da parte della Roma. Insomma, un José in versione poliziotto buono. Quanto basta per meritarsi i riconoscimenti ricevuti ieri a Trigoria, incontrando alcuni rappresentanti dell’Associazione Argos Forze di Polizia. Lo Special One ha ricevuto un quadro con un suo ritratto, una targa con su scritto “Certificato di Lode”, oltre ad una medaglia. Morale: la mediaticità del personaggio è senza confronti. In questo senso non c’è Guardiola, Ancelotti, Klopp o nessun altro con la sua capacità di attirare le luci della ribalta, anche se la sua gestione non è facile.
Parlando di un suo possibile ritorno all’Inter, l’ex presidente Massimo Moratti ha spiegato: “Mourinho è molto impegnativo – ha detto a Radio Radio -. Prenderlo significa avere grandissime ambizioni. Non puoi assumerlo mantenendo la squadra che già hai, non si accontenterebbe“. A pensarci bene, sembra quasi un consiglio non richiesto alla proprietà statunitense, che ancora non concede udienza sul futuro al proprio allenatore, pur adorato dai tifosi.
A proposito di tifosi, ieri si è chiusa anche la malinconica vicenda legata alle trasferte dei tifosi di Europa League per le sfide fra Roma e Feyenoord. Nonostante i “desiderata” della Uefa, anche l’Olanda si è mossa nel segno della reciprocità. Dopo il divieto di trasferta per i tifosi olandesi, che non potranno seguire la propria squadra nella Capitale nel match in programma il prossimo 20 aprile, le autorità del paese hanno vietato la vendita dei biglietti anche ai tifosi giallorossi, che non potranno dunque accedere allo stadio De Kuip il 13 aprile.
Il forte rischio di scontri visti anche i precedenti del 2015 e dello scorso maggio a Tirana, ha fatto sì che le istituzioni olandesi abbiamo utilizzato il pugno duro. Sull’argomento si era espresso il capo della polizia di Rotterdam, che aveva mostrato le proprie perplessità nell’accogliere i tifosi romanisti. Il Feyenoord nel comunicato ha informato come nell’ultimo periodo ci siano stati molti confronti tra la Roma e la Uefa e che per diverso tempo, l’ipotesi di una trasferta aperta era una valida possibilità, anche se con un numero ridotto di tifosi.
Dopo però la decisione delle autorità italiane, si è deciso di applicare la stessa anche per i giallorossi. A questo proposito, sempre ieri c’è stato un cordiale colloquio fra i sindaci delle due città, Roberto Gualtieri e Ahmed Aboutaleb, anche se i rischi non paiono terminati. Sia tifosi giallorossi che del Feyenoord avrebbero già acquistato voli per Roma e Rotterdam. Si spera che desistano dall’accendere micce pericolose.