Mourinho: “Roma, sei più forte tu”

Il Messaggero (A.Angeloni) – Se la sarebbe risparmiata, José Mourinho, tutta questa carica emotiva, questa elettricità anche un po’ esagerata. O lui stesso, forse, l’ha cavalcata per far sembrare Roma-Bodo un quarto di Champions League e non solo di Conference. Stasera i giallorossi si giocano un pezzo di stagione, un dentro o fuori che stringe il cuore, che richiama il popolo tifoso come nei grandi eventi, sul palcoscenico dell’Olimpico che è ancora sold out. 

Mourinho sente la pressione, ma non lo spaventa, se la prende e la toglie ai suoi. Ha il compito e la responsabilità di vincere, per essere il primo ad alzare un trofeo appena nato e il primo a riportare una coppa europea in Italia, dopo averlo fatto con l’Inter. Nei tre precedenti scontri con il Bodo la Roma non è riuscita a vincere: due sconfitte, un pari, 10 gol subiti e 4 segnati. Tra Bodo e Roma è pure finita in rissa dopo il quarto di andata e stasera il clima non sarà proprio sereno. E ci mancava poi la scelta della squadra norvegese di andarsi ad allenare a Formello. Mou non appare certo spaventato, anzi, queste sono le sue partite.

Noi vogliamo giocare a calcio, e anche loro, noi vogliamo andare in semifinale e sicuramente pure loro. Mi aspetto una grande partita con un vantaggio per noi: lo stadio, con la nostra gente, che può avere un ruolo nella motivazione della squadra. Vogliamo giocare a pallone come abbiamo fatto, anche in quella persa per sei a uno. Mi aspetto sono la partita di calcio. Che vinca il più bravo e sono convinto che i più bravi siamo noi. Tifosi? Mi faceva effetto anche quando c’era una capienza ridotta. Apprezzo la passione della gente per il club che alleno, per questo diventano miei club e per loro sono totalmente coinvolto. Non stiamo giocando per vincere lo scudetto in campionato, la gente viene per passione. Qui non si vince spesso, quindi è passione pura. Purtroppo non gioco, non sono lì dentro. Per me è una responsabilità e i giocatori devono sentirla. Abbiamo allenato anche i rigori, ma non ci voglio andare. Cercheremo di vincere nei novanta minuti“.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti