La Gazzetta dello Sport – Non vuole sorprese José Mourinho, che stasera va a caccia di una vittoria che permetta alla Roma di raggiungere gli spareggi di Europa League. Del resto, di quanto ci tenga a questa partita lo aveva già palesato in Finlandia, ad Helsinki (“Quella con il Ludogorets per noi è come una finale“) e lo ha ribadito anche ieri.
“Abbiamo solo un risultato, la vittoria, perché la nostra ambizione non è rivincere la Conference ma andare avanti in questa coppa – dice l’allenatore della Roma –. La vittoria di Verona ci ha dato positività, ma stasera sarà comunque una partita dura, considerando che all’andata ci hanno battuto ed eravamo scesi in campo con i titolari, non certo con la Primavera. Lo stadio però sarà ancora esaurito, ci sarà un ambiente da partita decisiva, come nella scorsa stagione contro Bodo, Leicester e Vitesse”.
Già, esattamente il 15° sold out consecutivo, tenendo in considerazione anche la presentazione estiva contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. “Questa è una grandissima vittoria del club. È il modo straordinario di stare insieme della famiglia romanista”. Che poi fa il paio con quando ha detto – anche di recente – “lo stadio deve giocare con noi, la gente deve soffiare alle nostre spalle”.
Insomma, Mou per stasera ha convocato tutti gli oltre 60mila tifosi della Roma che saranno lì, al suo fianco. Poi però c’è il campo e lì la Roma deve fare la differenza a prescindere. Non ci sarà Mancini (squalificato), in mezzo sarà confermato un Camara sempre più positivo (il guineano è alla sua quinta consecutiva da titolare) ed a sinistra ci sarà spazio per El Shaarawy, a caccia del tris di gol.
E poi Zaniolo, riabilitato dall’Uefa. “Vogliamo vincere, anche se sappiamo che poi agli spareggi troveremo squadre costruite per vincere la Champions, neanche l’Europa League. Ma il fatto di avere un solo risultato a disposizione magari può essere anche un vantaggio. Sappiamo cosa ci aspetta, non esistono dubbi in merito”.
E Mou non ce l’ha neanche su chi sarà il centravanti. Confermato ancora una volta Abraham, nonostante gli errori clamorosi di Verona. “Giocherà e non mi sorprenderei se dovesse anche segnare. È vero, a Verona ha sbagliato due gol, ma per me conta l’atteggiamento. Il problema semmai era ad inizio stagione, quando non era superconcentrato”.