Al termine della gara tra Lazio e Roma, terminata con il risultato di 0-0, Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn. Queste le dichiarazioni dell’allenatore portoghese sul derby:
Approccio importante, agonismo diverso, che sapore ha questo punto?
“Sapore di punto. Quando tu giochi per vincere un punto è un punto positivo. Per quando giochi contro una squadra con i tuoi stessi obiettivi e tu non perdi vuol dire che non perdi punti con una tua avversaria diretta”.
Oggi si è vista una Roma con più energie?
“Hanno giocato i giocatori nelle migliori condizioni. I tre a centrocampo stavano in una buona condizione, Renato non ha giocato, Pellegrini non ha giocato insieme ad Aoaur. I tre giocatori potevano avere testa e cuore per giocare una gara di questo livello. I due quinti sapevo che sarebbe stato difficile giocare tutta la gara, ma praticamente lo avevano fatto. Dietro abbiamo solo quei giocatori, non ne abbiamo altri. L’arbitro ha avuto un criterio a senso unico contro di noi, abbiamo ricevuto due gialli in 20 minuti e poi siamo andati in difficoltà. Questo cambia tatticamente la situazione, a Karsdorp ho detto di non saltare mai su Marusic, altrimenti Mancini sarebbe rimasto da solo contro Pedro che è un fantastico giocatore ma poteva fare nuoto, si tuffa sempre. I ragazzi hanno fatto una buona partita, con personalità con tanta palla. Il gol è mancato, abbiamo avuto qualche opportunità anche con Bove e li potevamo fare meglio. Anche Rui ha fatto una parata straordinaria nell’unica palla toccata”.
Dybala è un po’ più indietro a livello fisico rispetto agli altri?
“Questa è la sua qualità, ha fatto un bel lavoro con anche non avendo la palla. Non perdendola e facendo cambi di gioco. Potevo levarlo prima ma ci serviva la squadra qualità soprattutto contro la Lazio che ha tanta gente in panchina per fare cambi. Se togliamo Paulo e ci mettiamo li a difendere poi diventava difficile. È un punto e per me non è più di un punto”.
Cosa hai detto a Sarri alla fine?
“Lui è sempre simpatico con me e ci abbiamo provato prima della partita. E abbiamo scherzato sulle parole che abbiamo detto durante la settimana e ci siamo detti che è vero che ci vogliamo bene. Alla fine ci siamo detti che nelle prossime due settimane ne siamo di noi ride e nessuno di noi piange”.
Un bilancio di questo inizio?
“Bilancio facile, siamo a 3 punti dal quarto posto. Per me il campionato è iniziato dalla quarta gara. Le prime tre non è campionato per me. Con tutto questo campionato per me siamo a tre punti dalla Champions e se il campionato inizia alla quarta sono sicuro che la squadra sarebbe dentro la Champions. Quindi dalla quarta abbiamo rispettato il nostro potenziale passando anche dalla disfatta di Genova. Potenziale danneggiato dalle assenze di Smalling e Pellegrini perché in questo momento siamo in una posizione in accordo con il lavoro che la squadra sta facendo. Possiamo fare meglio e speriamo che possiamo avere una storia più felice con questi giocatori che hanno una cartella clinica. Noi tutti lavoriamo al meglio per far sì che questi giocatori stiano al meglio. Tipo Renato che ha fatto tre piccole partite per noi è importante che continui a lavorare perché può essere un giocatore utile”.
Le critiche?
“Sono indifferente alle critiche ma sono anche molto esigente con me stesso”.