corrieredellasera.it (L. Valdiserri) – Mourinho dice: “Mi è piaciuto tutto”. Ha ragione perché, i tifosi della Roma lo sanno benissimo, ci sono tante partite dominate che poi sono finite in pareggio. Da Salerno, invece, la Roma torna con i tre punti dovuti e con la consapevolezza di avere un potenziale enorme. Non si costruiscono dieci nitide palle-gol senza avere un gioco creativo. Il problema, però, se si devono analizzare questi primi passi dei Fab Four – Abraham, Dybala, Pellegrini e Zaniolo in ordine alfabetico – è che l’attacco è atomico solo in potenza.
Due sono state le partite importanti in questo inizio di stagione: l’amichevole contro il Tottenham e la prima giornata di campionato contro la Salernitana. Sono finite con due vittorie per 1-0. Nella prima ha segnato Ibanez e nella seconda Cristante. Non ha segnato Abraham, non ha segnato Dybala, non ha segnato Zaniolo.
Una difesa di ufficio giusta, ma Mou è il primo a sapere che per volare in alto bisogna essere più concreti sotto porta. Ed è il primo a chiedere un ultimo sforzo al mercato: Belotti.