Corriere della Sera (G. Piacentini) – “Parliamo di tutto il 13 agosto”. Mourinho lo aveva promesso lo scorso 3 luglio all’aeroporto di Fiumicino, di ritorno dalle vacanze, ed è stato di parola. In questo periodo lo Special One si è concentrato soprattutto sul lavoro in campo, impegnato nella crescita di una rosa che anche lui ha contribuito a rendere più competitiva in tandem con Tiago Pinto, ed oggi (ore 15) alla vigilia della trasferta di Salerno e in conferenza stampa dirà se è ancora “frustrato ma tranquillo”, come si era lasciato sfuggire intercettato dal Corriere dello Sport a un evento, o se è soddisfatto della campagna acquisti.
Di sicuro, rispetto a 12 mesi fa, Mou è in pieno controllo su tutto quanto accade in casa giallorossa: non c’è cosa a Trigoria che non passi per lui. Le statistiche della sua carriera dicono che, di solito, il secondo anno è ancora meglio del primo: è successo al Porto, all’Inter, al Real Madrid e nella seconda avventura al Chelsea.
La speranza dei tifosi romanisti è che succeda lo stesso anche in giallorosso, perché significherebbe fare meglio dellaConference League conquistata lo scorso 25 maggio, che gli ha fatto guadagnare il sesto posto nella graduatoria Uefa nel premio allenatore dell’anno (in quello riservato ai calciatori l’unico italiano presente è Lorenzo Pellegrini, tredicesimo) dietro a Glasner dell’Eintracht Francoforte e a Emery del Villarreal.