La Repubblica – La quiete dopo la tempesta. Questa volta parlando in italiano. Dopo le parole al vetriolo su arbitri e avversari prima e dopo Sassuolo-Roma, costati anche un’indagine della procura federale, José Mourinho nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Fiorentina abbassa i toni.
Nessuna nuova polemica e nessun riferimento a Rapuano, Maresca o Aureliano (direttore di gara, quarto ufficiale e Var di questa sera). Anzi, piena fiducia nella giustizia sportiva dopo l’audizione di ieri con il procuratore Chiné e una promessa radicale: “Non parlerò più di arbitri prima della partita“. Solo campo e partite. Importanti come quella di questa sera all’Olimpico che, in caso di vittoria, porterebbe la sua Roma al quarto posto in solitaria, staccando il Napoli e avvicinando il Milan.
Da giocare con tutti a disposizione, tranne Smalling su cui “non c’è nessun tipo di evoluzione“. A partire da capitan Pellegrini che potrebbe ritrovare la maglia da titolare dopo la panchina di Reggio Emilia.
Tra promesse e gestione dei calciatori, Mourinho ha voluto nuovamente ringraziare i Friedkin per averlo difeso la scorsa settimana, attraverso le parole del gm Pinto, dagli attacchi ricevuti: “In quel momento so che è la società che sta parlando, non mi aspetto sostegno da loro quando sbaglio. Quando però non sbaglio mi fa piacere che la società dica ‘sono qua’. Contro il Sassuolo mi ha dato equilibrio emozionale“. Ma non certezze sul futuro: “In questi giorni sono a Trigoria, il nostro rapporto è positivo. Ma no, non abbiamo parlato di rinnovo di contratto“.