ll Messaggero (A. Angeloni) – Mourinho contro tutti. Continua la sua battaglia. Il bersaglio: gli arbitri. È lo stesso Mou che, dopo la sconfitta di Venezia, disse: “Ci sono delle cose che sono nascoste negli anni e un giorno le capirò”. Negli anni, forse si riferisce a quando denunciò tutto con il famoso gesto delle manette. Tanto tempo fa, era allenatore dell’Inter. Ma a quanto pare, nulla è cambiato secondo lo Special.
Le polemiche contro gli arbitri non sono nuove, e non c’è solo Bologna o Venezia. Mou si è scagliato contro i direttori di gara dall’inizio alla stagione. Mou attacca ancora, fa capire che certe situazioni non gli vanno giù, pure stavolta si è beccato un giallo e ha discusso con Pairetto.
Mourinho, a Bologna, allarga il discorso e difende Zaniolo, che a suo a dire non viene tutelato dai direttore di gara. Breve e conciso. Messaggio chiaro anche stavolta. Sguardo teso. “Pensiamo già alla prossima partita, vogliamo subito tornare a Roma. Complimenti al Bologna e ai suoi giocatori che hanno lottato per questo risultato, ma complimenti anche ai miei che hanno affrontato tante difficoltà, tra infortuni, il Covid, problemi fisici durante la partita e tutti a lottare per il risultato, contro tutto e tutti. Sono con loro. Parlo contro me stesso, ma io se sono Zaniolo devo cominciare a pensare di non rimanere tanto tempo in Serie A perché mi sento male per lui per quello che deve subire. Si sente chiaramente in tutti gli atteggiamenti che hanno nei suoi confronti”.