Il Messaggero (G. Lengua) – Ieri i legali della Roma si sono presentati in Procura federale. Il club ha richiesto gli incartamenti per approfondire l’inchiesta, chiusa sabato scorso, nata a seguito delle dichiarazioni giudicate lesive nei confronti dell’arbitro Marcenaro e pronunciate da José Mourinho prima di Sassuolo-Roma. Oggi gli avvocati giallorossi assieme al tecnico, studieranno la strategia migliore per provare ad evitare il deferimento e la conseguente squalifica. Da stabilire se lo Special One si presenterà negli uffici di via Campania per essere interrogato dal giudice sportivo.
I giallorossi a loro difesa sottolineeranno la disparità di trattamento che ha subito il portoghese rispetto ai suoi colleghi che in circostanze simili non hanno subito un’indagine federale. “Il mio italiano evidentemente non è così forbito“, ha detto Mourinho ironizzando sulla situazione nel post gara di Reggio Emilia. Ora la palla passa alla procura che valuterà se istituire il processo. In caso positivo, l’allenatore rischia una squalifica a tempo e un’ammenda pecuniaria. Multa che sarà comminata anche al club perché non si è dissociato, come sottolineato dal gm Tiago Pinto: “Mourinho non ha offeso nessuno, confido nel buon senso della Procura”.