“Sono passati velocemente (anni di carriera), ma è per continuare. Mi sento bene, mi sento forte, motivato, mi piace vincere, odio perdere, non è cambiato nulla. Il colore dei capelli, sì, anche le rughe, ma è per continuare. Non per altri 22 anni, che non c’è tempo, ma per qualche anno in più”
Alla domanda sulla sua espulsione nell’ultima partita con l’Atalanta, finita con la sconfitta dei giallorossi, Mourinho ha colto la cosa con naturalezza: “Oggi, che festeggio 22 anni da allenatore, l’espulsione non è una novità per me, accade molto spesso, forse rispecchia il mio modo di essere e di essere. Non voglio che cambi“.
A proposito delle aspirazioni della Roma alla sua seconda stagione davanti alla squadra, il tecnico del Setubal ammette di partire in svantaggio rispetto ai rivali, dopo che la scorsa stagione è arrivato sesto in Serie A e ha vinto l’edizione inaugurale dell’Europa Conference League.
“La scorsa stagione abbiamo fatto quello che nessuno si aspettava, quest’anno cercheremo di fare meglio. Non abbiamo lo stesso potenziale economico dei nostri rivali, abbiamo fatto un mercato da sette milioni di euro, ma abbiamo qualità, passione, tanto di persone a cui piace lavorare insieme, che è una cosa importante, e poi a fine stagione vedremo“, ha detto Mourinho.
Infine, la conversazione si è conclusa dribblando i giornalisti, che hanno voluto sapere se si è visto alla guida della squadra dopo i Mondiali del 2022 in Qatar, a fronte di una possibile partenza dall’attuale tecnico: “Non si sa mai se Fernando Santos non continuerà per molti anni ancora. Casa delle Nazionali, no? Guarda il futsal, loro vincono tutto e non smettono di vincere. Congratulazioni a loro“.