Mourinho: “Il Cagliari viene per cercare di fare punti. Cerchiamo di dare qualcosa alla gente innamorata della Roma che non può venire alla stadio”

Pagine Romaniste – José Mourinho, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Cagliari. Queste le sue parole:

Il Cagliari…

Io penso che questa classifica è un momento, non penso saranno lì a fine stagione. Hanno fatto 6 punti nelle ultime due partite, vengono a Roma per cercare di fare punti. È una squadra capace di giocare contro squadre con più potenziale. Abbiamo fatto un punto nelle ultime tre e come minimo dobbiamo fare 4 punti nelle prossime 4 gare è un massimo sufficiente. Avere il coraggio di giocare la prossima partita non è mai semplice quando vieni da una sconfitta come quella di domenica. Mi dispiace ci siano solo 5.000 spettatori, cerchiamo di dare qualcosa alla gente innamorata della Roma che non può venire alla stadio.

Nella sua testa Oliveira può giocare come costruttore di gioco? Per la questione dei rigori, può essere un’opzione come rigorista?

Non ci ho ancora pensato, è una cosa che dobbiamo decidere. Abbiamo lavorato a tante cose in questa settimana, ma non sui calci piazzati. Abbiamo cercato di dare più conoscenza tattica ai nuovi arrivati questa settimana. Lasciami dire che non avrei mai pensato fosse possibile prendere Sergio in prestito in questa fase di mercato, il Porto gioca per vincere campionato ed Europa league. Quando mi è arrivata l’unica possibilità possibile da parte di Tiago con Sergio ho accettato. Ma Sergio è un giocatore diverso, con carattere e personalità, non è come lo definite voi in Italia: un regista. Ho pensato subito sarebbe stato un giocatore importante per noi, multifunzionale, che tira da fuori area, che può migliorare la rosa e le opzioni. Questa finestra di mercato per noi è stata positiva, li abbiamo presi presto e migliorano tanto le nostre opzioni. Sergio in tutti i sistemi tattici di centrocampo può fare tutto, per il nostro profilo di rosa e di mercato è importante, migliora di poco in poco. Con sei mesi di competizione avanti con tante partite da giocare, cambiare giocatori che non hanno quasi mai giocato con due che invece giocheranno è importante.

Condizioni di El Shaarawy?

Non lo so, non si è allenato con noi neanche una volta. Se oggi si allena sarà in panchina. Avremo 5 giocatori della primavera in panchina. Quindi se oggi si allena sarà in panchina.

Chi sono gli indisponibili?

Non lo so. Posso dirti chi non si è allenato con noi, per questo ci alleniamo alle 17. Sapete già gli squalificati. Stephan, Smalling e Karsdorp non si sono allenati con la squadra. Quindi vedremo oggi.

Veretout nelle ultime partite non è stato al massimo, un giudizi sul momento?

In condizioni normali nessun giocatore deve essere cosi importante, fino la scorsa settimana Karsdorp era fondamentale, ad oggi non lo è. Con i tanti giocatori di centrocampo siamo abbastanza equilibrati e puoi dare ai giocatori e Veretout un po’ di riposo. Veretout sarà sempre importante per noi, è di qualità, ma nelle ultime partite non è stato all’altezza del potenziale che ha. Ma è sempre importante.

Con questi due innesti la rosa è completa? Ci si può aspettare qualche nuovo arrivo?

Io sono contento e ringrazio il direttore per lo sforzo fatto per migliorare la rosa. Sono una persona intelligente che pensa che abbiamo fatto un buon mercato in merito alla nostra condizione per questa situazione in questo momento. Abbiamo trovato due opzioni che migliorano il profilo della rosa. Possono giocare in diverse posizioni, quindi con due giocatori abbiamo migliorato. Pensiamo a Calafiori, Borja e i loro minuti giocati, i due nuovi acquisti ne faranno molti di più, quindi si abbiamo migliorato. Non penso possa arrivare un terzo, siamo al 15 gennaio e abbiamo fatto due acquisti sono contento.

Il rientro di Spinazzola? In fase di possesso, visto che la Roma domani giocherà a quattro. Chiede lei di guardare la palla?

Hanno fatto esattamente quello che io non ho chiesto. Una cosa è pressare alto, una cosa pressare in blocco. Il goal di Dybala è stata la seconda occasione in cui è successo, al loro primo tiro hanno fatto gol, ma prima, una mezza opportunità, è stata una fotocopia di quell’azione . Il giocatore del centrocampo di destra pressava la palla e il secondo non faceva la copertura. Abbiamo fatto il contrario di quello su cui abbiamo lavorato. Spinazzola? mi piacerebbe sapere chi è il fenomeno che hai scritto che sarebbe tornato a novembre dopo quell’infortunio. Se lo ha dichiarato lui è un pazzo. Una lesione super difficile è impossibile da recuperare per novembre. Io dal primo giorno ho pensato che questa stagione non avrei avuto Spinazzola, se lui mi arriva il primo di maggio o metà aprile io sono contento. È una lesione troppo difficile da recuperare. Sono tranquillo e contento, cerchiamo di passare a lui un messaggio corretto. deve stare tranquillo.

Dopo Roma-Juventus ha parlato di collasso e fragilità, come ha preso la squadra le sue parole dopo la partita?

Loro l’hanno presa bene. Gente che si fida della mia esperienza e del processo che stiamo facendo, vedo gente positiva quando noi parliamo. Quello che dico alla stampa lo dico anche a loro andando più a fondo. È gente che vuole migliorare, non è permalosa e accetta la critica. Per questo mi fa piacere lavorare con questa gente. La situazione psicologica è stata ovvia per tutti, ma in quel periodo in cui abbiamo sofferto i tre goal abbiamo fatto un fallo, solo io ne faccio quattro. Siamo un po’ naïf. Sergio sapeva di noi e ha detto sono tanto giovani qui, anche Pellegrini e Mancini, poco a poco con pazienza.

Il focus sul campo della settimana qual è stato? Oliveira le ricorda qualcuno che ha allenato in precedenza e quale saranno le indicazioni per domani?

Il risultato offusca fuori i 70 minuti, fuori, non dentro. Noi non possiamo dimenticare i 70 minuti, li dobbiamo prendere e analizzare anche quello che di buono abbiamo fatto. In 45 minuti di meeting, 35 li abbiamo dedicati ai 70 minuti perché abbiamo fatto tante cose bene. La gestione della palla, il pressare, l’atteggiamento, dopo il 2-1 anche, ma anche ogni volta che la squadra ha sbagliato abbiamo analizzato. Dopo quei 7 minuti abbiamo analizzato la prospettiva mentale e psicologica, abbiamo sbagliato anche cose individuali. È stato difficile farlo dopo il peso di quella partita. Ma di nuovo abbiamo lavorato bene. Sul Cagliari conosco Walter e lui conosce me. Sappiamo che è una squadra competitiva che viene per un punto, ma ha la possibilità di prenderne anche tre. Abbiamo preparato la squadra sapendo chi affronta, noi abbiamo bisogno di punti non conta il risultato ma dobbiamo prendere i tre punti.

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