La Repubblica (M. Juric) – Tutto secondo i piani. La Roma vince, riaggancia il treno Champions e Mourinho può non parlare del proprio futuro su quella panchina. C’è il campo come argomento principale e quale miglior occasione per sfuggire a domande su cosa ne sarà di lui sulla panchina giallorossa? “Sono contento che i Friedkin siano venuti allo stadio e se si sono divertiti ancora meglio – ammette lo Special One – Quando parleremo di futuro? Della prossima partita, di quello parliamo la prossima settimana”. Fine dei discorsi.
“È il loro club, io lavoro per loro non devo fare nessun tipo di commento. I contratti non sono la cosa più importante nel calcio“. Testa e parole al campo e a un 3-0 alla Sampdoria nato dall’espulsione decisiva di Murillo: “Nel primo tempo era frustrante stare sullo 0-0 perché abbiamo creato gioco e occasioni chiare. Quando la Sampdoria è rimasta in dieci è andata ovviamente in difficoltà e noi abbiamo segnato. Poi nel quarto d’ora seguente non abbiamo avuto la qualità e l’ambizione di fare il 2-0 e in quel momento la Sampdoria ha avuto il pallone e si è avvicinata all’area. Alla fine abbiamo segnato i due gol, ma non hanno grande significato. I tre punti invece hanno grande significato“.