Corriere della Sera (G. Piacentini) – Non è stata un’amichevole, e la Roma se n’è accorta fin dai primi minuti di gioco contro lo Slavia Praga. La formazione giallorossa ha perso 2-0 e si è complicata le possibilità di vincere il girone, che ora vede i cechi davanti per la differenza reti generale (+8 contro +5) visto che quella degli scontri diretti è in parità.
A fine partita Mourinho è furioso, e accusa tutti. “Non abbiamo disputato una partita seria e professionale, come voglio io”, ha tuonato lo Special One che ha imposto il silenzio stampa alla squadra. “È stata una mia decisione, Belotti ha parlato perché è stato subito dopo la partita. Nessuno deve parlare perché non c’è niente da dire oltre a quello che dirò io. Il risultato è meritatissimo per lo Slavia. Non mi è piaciuto niente, ho già parlato con i giocatori nello spogliatoio, cosa che di solito non faccio perché ho l’adrenalina in corpo, ma il fatto che fossi in tribuna a vedere la partita mi ha dato una tranquillità diversa per parlare. L’ho fatto, ma quello che ho detto rimane tra noi. Voglio essere solo onesto e giusto con i ragazzi dello Slavia che hanno meritato al cento per cento”.
Mou salva solo Edoardo Bove. “Dal punto di vista individuale sono stati pochissimi i giocatori con l’atteggiamento giusto, professionale, come esigo io. Da parte di tanti c’è stato un atteggiamento non corretto per una partita seria, con obiettivi. Sono dispiaciuto, ma non voglio parlare molto di più perché l’analisi l’ho fatta con i giocatori e la farò di nuovo domani. Mi aspettavo esattamente questo tipo di difficoltà e per questo l’abbiamo preparata, con le limitazioni che abbiamo. Ma quando il migliore della nostra squadra è un ragazzino di 20 anni che due anni fa non era in prima squadra, non puoi vincere la partita. Abbiamo avuto un solo giocatore con il corpo, il tronco e la testa in campo e quando si gioca in uno contro undici non si può vincere. L’unico giocatore che non meritava di perdere era Bove: tutti gli altri, me compreso, meritavamo la sconfitta”.