Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – L’idea di poter accettare immediatamente la panchina della sua nazionale lo aveva intrigato, lo aveva anche fatto vacillare di fronte a quelle che sono sempre state le sue certezze, quindi dedicarsi esclusivamente a un unico obiettivo. José Mourinho ha vacillato per qualche istante, ma poi è tornato sui propri passi, consapevole che per allenare una nazionale ci sarà tutto il tempo.
Lo Special One ha detto no al Portogallo, ha deciso di continuare almeno fino a giugno a concentrarsi solamente sulla Roma. Il motivo è semplice, la doppia panchina sarebbe un rischio per tutte le parti in causa.
Così giovedì sera Jorge Mendes, procuratore di Mou, ha incontrato con il suo collaboratore Valdir Cardoso il presidente della federcalcio portoghese Fernando Gomes. E a loro ha riportato la risposta di Mourinho alla possibilità del doppio incarico: no grazie, niente Portogallo. Per il momento.
José vuole concentrarsi solo sulla Roma, anche perché c’è tanto lavoro da fare: la prima parte di stagione non è stata perfetta, i risultati sono stati altalenanti complici anche i tanti infortuni che hanno colpito la rosa. Mourinho vuole fare di tutto per riportare la squadra in Champions League, ma anche andare il più avanti possibile in Europa League e cercare la vittoria della Coppa Italia.
Mourinho nei prossimi mesi dovrà inevitabilmente parlare con i Friedkin e la dirigenza per capire quali saranno i piani futuri del club, quindi se ci sarà un’apertura a investimenti sostanziosi e se i proprietari punteranno ancora su di lui per far crescere ulteriormente la Roma. A quel punto Mourinho potrebbe anche rinnovare il contratto con il club.
L’altro scenario è che il tecnico possa decidere di andar via per vivere la sua prima esperienza da commissario tecnico. L’ipotesi di allenare il Portogallo verso l’Europeo del 2024 e il Mondiale 2026 lo intriga, per questo il futuro resta incerto.