Mourinho, famiglia allargata

Il Messaggero (S. Carina) – “Non siamo tanti, se abbiamo qualche defezione è un problema reale”. Nel post-gara con il Salisburgo ha messo subito le mani avanti. Del resto José da Setubal è tipo scaltro. Finora, suo malgrado, ha avuto ragione lui.

Tra infortuni traumatici, muscolari, ritardi di condizione, scelte di mercato e un pizzico di malasorte, Mourinho ha sempre potuto ruotare al massimo 13-14 calciatori. Obiettivamente pochi. Forse, però, il vento sta cambiando.

Perché la notte dell’Olimpico contro gli austriaci, ha regalato di colpo due nuovi titolari, con il terzo (Wijnaldum) in rampa di lancio, probabilmente già a Cremona martedì. Spinazzola e Belotti, incensati nel post-gara, regalano non solo opzioni di scelta ma vere e proprie alternative ai titolari.

Martedì, complice anche il tour de force che attende la Roma nei prossimi 20 giorni, l’olandese dovrebbe partire dal 1′, facendo così rifiatare il 34enne Matic. Il giorno fissato nel calendario è martedì. E lo sarà presumibilmente anche per El Shaarawy.  Uno che rincorre il rinnovo e che a suon di prestazioni ha dimostrato di meritarselo.

Le prime parole a tv e in conferenza, Mou dopo il Salisburgo le ha avute per lui, tenuto fuori a sorpresa: “Non voglio lasciar passare il fatto che El Shaarawy sia stato sacrificato. Con Tammy in questa condizione, senza Solbakken, se Stephan giocava titolare non c’era un giocatore in panchina in grado di cambiare ritmo”.

E non finisce qui. Perché adesso, con il reintegro del figliol prodigo Karsdorp, la sorpresa Solbakken e l’inevitabile ballottaggio che si apre tra Kumbulla e Llorente per sostituire prima Smalling e poi Ibañez squalificati a turno, tra Cremona e l’andata degli ottavi contro la Real Sociedad, la famiglia finalmente si allarga.

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