José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato dopo la vittoria per 4-0 sulla Salernitana. Queste le parole del portoghese:
MOURINHO A DAZN
Pellegrini ha detto che la chiave è stata non innervosirsi dopo l’intervallo, anche grazie alle parole del mister…
Era impossibile non vincere. Dal primo minuto ho avuto la sensazione di tranquillità, la squadra giocava veramente bene, ho detto loro che contro la Fiorentina era 1-0 per noi e che con un uomo in più per noi ero preoccupato, ma oggi ero super tranquillo. La squadra ha dominato in tutti i momenti della partita. Abbiamo giocato alti, abbiamo pressato, non abbiamo concesso nulla. Abbiamo controllato tutto e con la palla hanno fatto tutto quello che dovevano fare, li abbiamo fatti stancare, abbiamo cercato profondità e abbiamo provato delle dinamiche su cui ci eravamo allenati ieri. La squadra ha giocato veramente bene, per questo ero super tranquillo e sono contento che Pellegrini pensa che io abbia fatto arrivare questo messaggio.
La sensazione è che non sei mai stato preoccupato dal primo giorno che sei arrivato a Roma. Avevi la tranquillità di riuscire a portare la squadra in una realtà differente? Sei ancora tranquillo?
Io quando sono arrivato, sono arrivato felice. Ero felice di tornare in Italia, felice di tornare in una squadra con veri tifosi, con gente che sente una passione che noi conosciamo, la gente in Italia è speciale con i suoi club. Io ero sempre felice di tornare. Anche io avevo bisogno di tornare a sentire queste sensazioni. Non posso dire di essere tranquillo, ma la parola chiave dei Friedkin per me è stata “tempo”. Il tempo porta tranquillità, ma io non voglio troppa tranquillità e non voglio troppo tempo, perché va troppo contro la mia natura. Il tempo e finire 7-8 in classifica non lo voglio. Voglio il tempo, ma accelerare un pochino il processo se possiamo. Mi piacerebbe avere più qualità ed esperienza in panchina, perché arriverà un momento in cui avremo bisogno di più qualità non soltanto nella squadra che sta in campo, ma in tutta la rosa e ovviamente ci sono delle rose più ricche della nostra. Ma mi fa piacere lavorare con loro. Contro le squadra più importanti giocheremo per vincere, magari ne perderemo qualcuna, ma non voglio trasformare la mentalità della squadra perché giochiamo contro squadre forti. Poco a poco.
Cristante in mezzo può dare quella leadership fondamentale nelle sue squadre?
La squadra sta bene e Cristante sta bene. E’ il profilo di giocatore che mi piace per dare equilibrio. Oggi ha giocato un po’ più dietro, perché sapevamo che la loro costruzione era sempre larga, anche con Simy in panchina e per questo Cristante era importante che fosse lì, davanti a Mancini e Ibanez. Dopo si è abbassato un po’ Pellegrini con Veretout. Abbiamo dominato veramente la partita, dopo il 2-0 Cristante si è liberato un po’ di più. La squadra ha interpretato bene i momenti della partita, mi è piaciuta.
E’ stata un’estate particolare per la Serie A, ha ritrovato tanti grandi allenatori. La farete voi la differenza?
I giocatori sono più importanti di noi, senza di loro è difficile. Io sono contento di tornare e di trovare una nuova generazione di allenatori, aspetto Don Claudio, magari Antonio la pensa diversamente. Io, Allegri e Sarri siamo tornati e penso che magari possa essere bello anche per la nuova generazione, che hanno delle idee positive. Ma sicuramente i giocatori sono più importanti.
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La partita?
Penso che abbiamo giocato molto bene dal primo minuto, anche se stavamo 0-0 a fine primo tempo. Ho detto nello spogliatoio che ero più preoccupato con la Fiorentina avanti di un gol e di un uomo. Oggi non ero preoccupato, la squadra ha giocato troppo bene, difensivamente, con la palla, ha avuto pazienza, ha fatto bene i movimenti, gli inserimenti. La squadra ha giocato veramente bene. era impossibile non vincere oggi. Questa fiducia ho trasmesso ai giocatori nello spogliatotio, era uno 0-0 con un controllo netto della partita.
Avete saputo leggere i momenti.
Abbiamo cercarto di andare subito forte, era importante mantenere equilibrio emozionale, non dovevamo spazientrici perché passava il tempo. Lo abbiamo fatto, i giocatori hanno fatto una partita fantastica in un giorno speciale per gli avversari, la prima in Serie A con un tifo pazzesco in casa. La squadra è stata fantastica.
I tifosi?
Abbiamo bisogno di appoggio e ne avremo bisogno di più nelle difficoltà, quando arriveranno le sconfitte. Oggi tutti i tifosi hanno capito che abbiamo fatto una partita di grande qualità, siamo tutti felici ma dobbiamo esserlo anche quando arriveranno le difficoltà.
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La partita?
I ragazzi hanno avuto personalità, abbiamo controllato il gioco a livello difensivo, magari guardi le statistiche e vedi che hanno tirato uno-due volte, ma il calcio va oltre la statistica. Poi con la palla abbiamo avuto la pazienza per farla girare e per cercare i momenti di profondità. Abbiamo giocato bene sia all’esterno che all’interno. Molto bene, secondo me una partita di grandissima personalità.
Nel secondo tempo c’è stato un salto di qualità nel rapporto tra Abraham e i compagni?
Tammy ha giocato bene sia con la Fiorentina che col Trabzonspor, anche se non ha segnato. Nel primo tempo era veramente difficile, doveva cercare lo spazio per giocare in mezzo a tre difensori molto chiusi. Poi gli abbiamo dato più libertà per abbassarsi facendo trovare spazi a Pellegrini e Miki.