Mourinho e Seleção. Ibanez sale in orbita

C’è da sedersi e, se non si vuole proprio ammiriare, almeno guardare con interesse ed attenzione al lavoro fatto dalla Roma su Roger Ibanez. Quando arrivi a poter mettere la maglia verdeoro di Edinho, Roque Junior, Lucio, Aldair, Juan, David Luiz, significa che il tuo percorso di crescita lo stai portando avanti rispettando i canoni che possono rendere anche te un grandissimo difensore centrale.

Ecco, Ibanez, è esattamente dentro questo percorso che lo ha visto arrivare da grande potenziale carico di sbavature correggibili e oggi lo propone nel suo ruolo in maniera molto più affidabile, matura, meno istintuale, l’aspetto su cui bisognerà continuare a lavorare perché dietro ci finisce anche quel senso di sicurezza che appartiene solo ai grandi e che può alimentare ancora un certo margine di errore. Ma l’ex centrale dell’Atalanta è cresciuto e oggi con Smalling rappresenta una delle due certezza della linea difensiva di Mourinho.

Vedendo a che prezzi viaggiano i difensori oggi, quegli 80 milioni di clausola sono per la Roma una tutela o una chance per coloro che ipotizzano una cessione di Ibanez a fine stagione. Perchè ora il centrale ha acquisito ulteriori sicurezze che prima non aveva, merito di Josè Mourinho e del suo staff che ha ulteriormente migliorato il giocatore sul piano del rendimento e delle scelte. Un Ibanez galvanizzato anche dalla convocazione verdeoro e che ora la Roma, deve solo godersi. Perché, peraltro, Roger non ha ancora 24 anni. E Mourinho ne ha fatto il perno dei meccanismi difensivi della sua Roma.

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